In occasione del cinquantesimo anniversario dell’alluvione di Firenze, il 4 novembre in contemporanea con 20 città italiane,fra le quali Firenze Bologna ,Roma ,Palermo,Milano, Napoli,si è svolto un interessante seminario :”Sicurezza Idraulica. Storia,Stato e Ricerca. All’evento molto partecipato e seguito hanno partecipato il Rettore del Politecnico, Eugenio di Sciascio,Vitantonio Amoruso, Consigliere dell’Ordine degli Ingegneri,Giancarlo Chiaia, Presidente della Sezione Pugliese dell’Associazione Idrotecnica Italiana,Antonio Di Santo,segretario dell’Autorità di Bacino,Lucia Di Lauro,responsabile della Protezione Civile Puglia,Vito Iacobellis,Politecnico di Bari,Salvatore Valletta Presidente dell’Ordine dei Geologi,Umberto Fratino,Direttore del Dicathech - Politecnico di Bari e l’Assessore Giannini.Il saluto del mondo della bonifica e dei Consorzi pugliesi è stato portato dal direttore dell’Anbi Puglia,Anna Chiumeo

Il Direttore dell’Anbi Puglia ha ribadito la necessità,visto che ormai questi avvenimenti stanno tragicamente diventando normali,come il terremoto e le cosidette” bombe d’acqua, di cambiare atteggiamenti e non solo con le parole. Un semplice teorema:non possiamo più avere gli stessi comportamenti che abbiamo avuto e che purtroppo continuiamo ad avere,nonostante gli avvenimenti,i morti e le tante parole che continuano a dirsi”. Non possiamo più trascurare il nostro territorio,non possiamo più relegare fra le varie,la manutenzione del nostro ambiente in tutte le parti. Non possiamo continuare a non avere una visione d’insieme, a stabilire le priorità non in base ad esigenze,diciamo così campanilistiche,o particolari. Un diverso modo di progettare e di programmare per tutti,un maggior raccordo operativo fra soggetti istituzionali e mondo scientifico.Non confusione di ruoli che oggi ce ne tanta.I Consorzi sono pronti hanno tanti progetti immediatamente cantierabili che sono da tempo depositati,bisogna solo finanziarli.E’ una verità semplice,ma è l’unica verità. Poi in una situazione economica come quella che stiamo vivendo,questa attenzione è l’unica possibilità per garantire una vera ripresa. Lavorare per mantenere e conservare quello che abbiamo è il punto di partenza per tutte le altre attività. dall’agricoltura,al commercio,al turismo,all’industria.

fabrizio