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Chiuso il capitolo  delle aree del Consorzio per la bonifica della Capitanata, già liberate da occupanti e costruzioni  abusive, ora affidate per la gestione naturalistica al Centro Studi Naturalistici Onlus.

Una nuova stagione di legalità e valorizzazione ambientale si apre per l'“Ex Valle da Pesca”, nota anche come Riservetta di Manfredonia. Dopo la demolizione dei numerosi manufatti abusivi realizzati sull'area e i ricorsi al TAR promossi dagli occupatori per rivendicarne la proprietà, il Consorzio per la bonifica della Capitanata ha chiuso definitivamente la vicenda, raggiungendo soluzioni conciliative delle controversie insorte, tali da rendere non più contestabile la titolarità in capo al Consorzio dei terreni e la loro naturale vocazione naturalistica e ambientale. Sono stati, infatti, perfezionati con gli ex occupatori singoli atti di concessione in uso di una piccola parte dell'intero compendio, divisa in lotti, per esclusive finalità agricole ritenute compatibili con gli interessi pubblici coinvolti e con espresso impegno al pieno rispetto delle normative urbanistiche, paesaggistiche ed ambientali, nonché dei vincoli presenti sull'intera area.

Un lavoro sinergico svolto negli anni dal Consorzio per la bonifica della Capitanata, Regione Puglia, Prefettura di Foggia e Forze dell'Ordine coinvolte che ha portato alla demolizione di 13 fabbricati, per un volume costruito di 1500 metri cubi, nonché di 1500 metri quadrati di piazzali in calcestruzzo, consentendo, altresì, la regolare prosecuzione dei lavori finanziati dall'Unione Europea nell'ambito del Programma LIFE+ Natura e Biodiversità 2009, promosso dalla Regione Puglia, grazie ai quali è in corso il ripristino delle zone umide che in passato erano state prosciugate.

Si tratta di un’area ad alto valore ecologico  che conserva un'indispensabile funzione di equilibrio idrogeologico al servizio delle aree bonificate; senza di essa, anche le aree messe a coltura o successivamente urbanizzate rischierebbero di essere nuovamente allagate o impaludate. Di grande interesse  è il sito dove si è intervenuto, localizzato presso la foce del Candelaro, uno dei corsi d’acqua più inquinati della Puglia, dove la presenza di zone umide rappresenta un determinante effetto mitigatore dell’inquinamento e degli eventi idrologici (alluvioni, esondazioni) che possono rappresentare un pericolo diretto per la vita umana.

“Abbiamo raggiunto un eccellente risultato” – dichiara il Direttore Generale del Consorzio, Francesco Santoro – “oltre al ripristino della legalità ed alla restituzione di  una intera area alla sua funzione di patrimonio naturale, si è inteso svolgere - in sintonia con tutti i Partner del Progetto Life+ - anche una funzione sociale, mediante l'inserimento socio-economico degli ex occupatori che hanno chiesto di poter utilizzare parte delle aree per scopi agricoli compatibili. È doveroso” – aggiunge Santoro – “rinnovare un particolare ringraziamento alla Prefettura di Foggia e alle Forze dell'Ordine per l'impegno profuso, senza il quale questo risultato non si sarebbe mai raggiunto”.

“Ora è finalmente possibile voltare pagina”, sostiene il Presidente del Consorzio Giuseppe De Filippo -   “e quindi  lavorare alacremente per la riqualificazione della zona,  vasta oltre 40 ettari e collocata tra la foce del torrente Candelaro, la riserva dello Stato di Frattarolo e l'Oasi Lago Salso, con  enormi potenzialità di valorizzazione ambientale”.

“A tal fine, dichiara ancora De Filippo,  l'intera area della ex Valle da Pesca è stata affidata in gestione al Centro Studi Naturalistici Onlus, beneficiario associato del Progetto LIFE, che, in linea con i propri scopi istituzionali, potrà assicurare una corretta conservazione naturalistica delle aree recuperate”. 

 

“URGONO SCELTE STRUTTURALI:

PIANO DEGLI INVASI, MAGGIOR UTILIZZO DEI REFLUI, COMPLETAMENTO DELLE GRANDI INCOMPIUTE IDRAULICHE”

In 7 anni, dal 2010 ad oggi, in Italia le disponibilità idriche si sono praticamente dimezzate, con forte accentuazione del fenomeno al Nord: a Settembre 2017 (il più recente dato disponibile) erano presenti, in bacini lungo la Penisola, 1.066 milioni di metri cubi contro i  1.512 dell'anno scorso, i 1.730 del 2015 e i ben 2.317 milioni di metri cubi del 2010.

Lo rende noto l’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) sulla base delle rilevazioni negli invasi di interesse dei Consorzi di bonifica. La maggior parte della risorsa idrica è trattenuta in bacini del Sud Italia poichè, come noto, sono molti di più che al Nord. Analizzando i dati dei bacini artificiali settentrionali emerge la drammaticità dell’emergenza idrica: attualmente trattengono circa 2 milioni e mezzo di metri cubi contro gli 11 dell'anno scorso, i 10,70 del 2017 ed i 18 milioni di metri cubi del 2010! A questi dati vanno aggiunte le risorse dei grandi laghi, che sono però tutti abbondantemente sotto la media stagionale: Maggiore è al 26% della capienza; Como è al 11,2%; Iseo al 7,9%; Garda al 27,2%.

Al Sud, difficoltà per le produzioni agricole tardive, bisognose di irrigazione, si stanno registrando in Calabria e Sardegna.

“Considerando che da settimane non si registrano significative precipitazioni piovose, è facile pronosticare che le riserve idriche in Ottobre siano ancora scese – commenta Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI - La nostra preoccupazione deve già andare all’anno prossimo perché, valutando l’andamento climatico degli anni recenti, difficilmente arriveremo alla prossima stagione estiva con disponibilità idriche nella media e pertanto sarà utile attivare, già all’inizio del nuovo anno, tavoli di concertazione per contemperare, come fatto quest’anno, i molti interessi gravanti sulla risorsa acqua.” 

“Auspicando la rapida conclusione dell’iter burocratico per l’apertura dei cantieri per il Piano Irriguo Nazionale – conclude Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI - chiediamo al Governo di attivare al più presto scelte di fondo quali il Piano Nazionale degli Invasi ed un maggiore utilizzo delle acque reflue a fini agricoli, senza dimenticare che in Italia ci sono ben 35 grandi opere idrauliche incompiute e che rappresenterebbero  un  significativo contributo all’ottimizzazione d’uso delle risorse idriche, superando il paradosso di un Paese in costante emergenza: sei mesi per siccità ed altrettanti per fragilità idrogeologica!”

unesco capaciotti

A Foligno, lo scorso 21 ottobre, presso la Sala conferenze di Palazzo Trinci, “l’invaso e la diga di Marana Capacciotti”, opera gestita dal Consorzio per la bonifica della Capitanata, è stata premiata con menzione speciale all’ottava edizione de “La Fabbrica nel Paesaggio“, Concorso internazionale promosso dal Club per l’Unesco di Foligno e Valle del Clitunno e sostenuto dalla Federazione Italiana dei Club e Centri per l’Unesco, dall’Osservatorio europeo per il Paesaggio e dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

Essere scelti e premiati con un preciso obiettivo “educativo e non competitivo”  ci ha senza dubbio inorgoglito - ha dichiarato il Direttore Generale dott. Francesco Santoro - che ha ritirato il prestigioso riconoscimento   e la motivazione del premio   ha ben rappresentato le  finalità che l’Ente si pone nella gestione delle proprie infrastrutture: “Per l’attenta cura, la valorizzazione paesaggistica e quella naturalistica del lago artificiale creato dalla presenza della diga. Quanto è nato come una semplice struttura irrigua si presenta oggi con caratteri di piena sostenibilità e durabilità, e come un complesso anche esteticamente suggestivo, caratterizzato da una natura vivace e ricca di biodiversità”

Il sito è stato candidato nella sezione dedicata alle  “Amministrazioni ed istituzioni che abbiano promosso, attuato o ristrutturato opere di utilità pubblica e sociale nel campo della pianificazione e gestione del territorio” su proposta del club per l’Unesco di Cerignola, sottolinea il Presidente Giuseppe De Filippo -  a cui vanno i più sentiti ringraziamenti per l’attenzione riservata e la fiducia.

 

“Il Consorzio per la bonifica della Capitanata è stato e rimane una delle eccellenze nel panorama pugliese, è uno dei presidi di maggiore importanza per il territorio, non solo per l’agricoltura ma anche per la difesa idrogeologica. La struttura regionale ne è ben consapevole ed è vicina all’amministrazione”. Lo ha dichiarato l’assessore Regionale Risorse Agroalimentari  Leonardo di Gioia, intervenendo al Consiglio di Amministrazione dell’Ente nel pomeriggio di ieri 19 ottobre.

È stato un percorso di ascolto e di confronto che ha portato alla luce diverse problematiche, in primis la richiesta di incrementare i finanziamenti regionali per la manutenzione straordinaria  delle opere di bonifica sempre esigui per i fabbisogni di un territorio sempre più fragile, ha affermato il direttore generale dott. Francesco Santoro. 

Non poteva non emergere il problema della carenza idrica che attanaglia l’intera regione e tutte le possibili soluzioni per incrementare la risorsa e in proposito la struttura tecnica ha fatto presente che sono pronti e cantierabili diversi progetti esecutivi per salvaguardare la risorsa invasata e per evitare perdite,  taluni già presenti tra i progetti proposti nel “Patto per il Sud”. A tal riguardo l’assessore ha annunciato che una parte dei progetti proposti è stata già finanziata, altri verranno finanziati successivamente per step, in ragione del livello di progettazione e in una successiva fase di rimodulazione potrebbero rientrare gli altri interventi di particolare rilevanza come ad esempio la modifica dei tracciati dei grandi adduttori in zone urbanizzate. Ha rilevato inoltre che nell’ambito delle misure finanziabili  è in corso uno studio per valutare e stimare l’utilizzo ai fini agricoli delle acque reflue affinate che in periodi emergenziali potrebbero rappresentare una preziosa alternativa.

In questo percorso - afferma il Presidente Giuseppe de Filippo - condurremo una accurata ricognizione delle risorse utilizzabili e una  riconsiderazione dei costi/benefici delle acque reflue affinate.

L’assessore in conclusione ha dichiarato la massima disponibilità a risolvere alcune questioni procedurali con la Regione Puglia e di impegnarsi per accelerare l’iter amministrativo di concessione dei decreti di finanziamento degli interventi nel settore irriguo di cui alla delibera CIPE del 10.11.2014.

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Presso il Ciheam Bari,Giovedi 26 ottobre,alle ore 16 si terrà un convegno dedicato alla gestione sostenibile dell'acqua ed in particolare al recupero e al riuso delle acque reflue.

L'iniziativa è organizzata dal Ciheam Bari - Garden Library in collaborazione con Lega Ambiente,Acquedotto Pugliese,Autorità Idrica Pugliese,Ecoistituto Abruzzo,Fai Puglia,WWW Puglia,Fare Ambiente Puglia,Anbi Puglia,Fondazione Slow Food,Dipartimento di Scienze Agroalimentari e Territoriali dell 'Università  degli Studi di Bari Aldo Moro,Crea-AA sede di Bari,Aios Protezione Civile,Consulta comunale dell'Ambiente di Bari.

In allegato il Programma.

L'Anbi presenterà

LUNEDI’ 16 OTTOBRE p.v. ALLE ORE 9.30

nella Sala Monumentale della

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, A ROMA

(Largo Chigi, 19 – Galleria Alberto Sordi)

alla presenza anche di

GIAN LUCA GALLETTI

Ministro dell’Ambiente

e dei rappresentanti di numerose Regioni italiane.

L’ottava edizione del

PIANO PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO

sarà illustrato da

FRANCESCO VINCENZI

Presidente ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue)

e comprenderà

PROGETTI E NECESSITA’ DI INVESTIMENTO

SUDDIVISI REGIONE PER REGIONE

con uno specifico

FOCUS SULLE TROPPE OPERE IDRAULICHE MAI FINITE

O DALL’OPERATIVITA’ LIMITATA

presenti in Italia.

Considerando l’attenzione, che le cronache sono costrette a dedicare alle drammatiche conseguenze della estremizzazione degli eventi atmosferici, nonché la prossima approvazione della Legge di Stabilità, in cui da più parti si chiede l’inserimento di adeguati finanziamenti per la prevenzione da alluvioni, allagamenti e frane,

“SI GUARDI AL FUTURO PER NON BRUCIARE LA RIPRESA”

“C’è il serio pericolo che risorse importanti come quelle per il Piano Irriguo Nazionale si impaludino nella dialettica dell’ormai prossima campagna elettorale o peggio che finanziamenti comunitari debbano essere restituiti all’Unione Europea.”

La denuncia arriva da Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).

“E’ ormai indispensabile, che il Governo dia concreto seguito agli impegni assunti e di cui abbiamo sempre reso merito – prosegue il Presidente ANBI - Ad oltre un mese dalla chiusura del bando per l’accesso ai 300 milioni previsti dal Piano Irriguo Nazionale, però, deve essere ancora composta la commissione di valutazione delle centinaia di progetti presentati dai Consorzi di bonifica. Non solo, restiamo in attesa dei bandi per i 295 milioni del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, destinati dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica alla realizzazione di infrastrutture.”

“C’è bisogno –conclude Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI- di dare una cornice di certezze ai pur timidi segnali di ripresa economica; la mancanza di sicurezza idrogeologica è invece un fattore, che disincentiva investimenti in un Paese in costante emergenza: sei mesi per siccità ed altrettanti per il rischio alluvioni!”.

milanoanbi

“Non si possono perdere mediamente 136.000 giornate di lavoro all’anno a causa di incuria e mancanza di programmazione nella tutela del territorio; è necessario rilanciare e valorizzare il lavoro e le competenze dei Consorzi di bonifica”: ad affermarlo a gran voce sono l’ANBI e i sindacati FLAI-CGIL, FAI-CISL, FILBI-UIL, in occasione della tappa inaugurale dell’ “Acqua Tour”, svoltasi a Milano, nell’ambito della manifestazione Coldiretti #iostocoicontadini.

“Sette mesi senza piogge significative, seguiti a sei mesi di scarse nevicate stanno costando all’agricoltura italiana quasi 3 miliardi di danni, che si sommano ai circa 2 miliardi e mezzo, che annualmente sono causati da frane ed alluvioni – fa eco Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) – Eppure il territorio genera oltre 267 miliardi di valore ed il settore agroalimentare dà lavoro a 3.300.000 addetti, grazie anche a quasi 40 miliardi di export, raddoppiati in pochi anni. “Made in Italy” risulta la terza parola più cercata attraverso il motore di ricerca di Google; nonostante ciò, latitano le scelte a tutela di questo giacimento di ricchezza per il sistema Paese. Serve urgentemente l’approvazione della legge contro lo sfrenato consumo di suolo, impantanatasi nei meandri parlamentari; al contempo bisogna che, in materia urbanistica, si inizi a dire dei no e si diano nome e cognome dei responsabili del dissesto del territorio.”

Il Governo deve dare gambe ai progetti presentati dai Consorzi di bonifica, frutto di esperienza e conoscenza del territorio – incalza Sara Palazzoli, Segretario Nazionale FLAI CGIL – Non si possono perdere opportunità occupazionali, indispensabili per prevenire emergenze accentuate dai cambiamenti climatici. Non si può continuare ad agire e prendere provvedimenti sull’onda dell’emergenza, ma sono necessarie programmazione e pianificazione per la tutela del territorio.”

“Il lavoro e l’impegno dei dipendenti dei Consorzi di bonifica – aggiunge Gabriele De Gasperis, Segretario Generale FILBI UIL – produce economia a servizio non solo dell’agricoltura, ma dei cittadini tutti. A fronte di tali benefici per il paese la manutenzione del territorio non può essere lasciata solo in carico alle imprese rurali, serve pertanto avviare una stagione dove le migliori leggi regionali siano da esempio alle altre.”

Il territorio deve essere al centro delle politiche di sviluppo del Paese, puntando su salvaguardia ed innovazione – conclude Raffaella Buonaguro, Segretario Nazionale FAI CISL - L’efficienza dei Consorzi di bonifica va valorizzata e fatta conoscere: l’Acqua Tour riporta al centro i lavoratori del settore e l’alto valore della loro professionalità.”

“C’è bisogno di maggiore attenzione da parte della politica – ribadisce Alessandro Folli, Presidente di ANBI Lombardia – giacchè ogni euro destinato alla prevenzione idrogeologica, svolta dai Consorzi di bonifica, significa 3 euro, risparmiati dal Governo. Quello dei Consorzi di bonifica è un sistema che cresce sotto tutti gli aspetti genera nuova occupazione di qualità nell’economia sostenibile.”

“Da Milano – conclude Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI- i Consorzi di bonifica, che si propongono come elementi centrali di comunità attive, e i Sindacati hanno iniziato assieme un tour in 12 tappe per vincere la sfida del rilancio economico ed occupazionale anche nel segno della sostenibilità; sicurezza idrogeologica, irrigazione, ambiente, legalità e bellezza del territorio ne saranno le parole d’ordine”.

GRAZIE

INAUGURAZIONE ACQUEDOTTI RURALI 01

“Gli Acquedotti Rurali del Gargano sono un modello di riferimento su come mettere in rete Comuni parimenti interessati da un’opera strategica le cui ricadute costituiscono un patrimonio condiviso dell’intero territorio”. E’ quanto ha dichiarato il Sottosegretario del Ministero delle Infrastrutture ed ei Trasporti, Umberto Del Basso De Caro, inaugurando stamane ad Apricena l’importante infrastruttura idrica del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano della quale il rappresentante del Governo ha evidenziato anche i celeri tempi di realizzazione ed proficuo utilizzo dei finanziamenti.

A questo riguardo il Sottosegretario Del Basso de Caro ha inoltre auspicato che la collaborazione tra amministrazioni locali ed enti sovracomunali si sviluppi anche nell’utilizzo dei fondi per la prevenzione ed il contrasto al dissesto idrogeologico.

Dopo il taglio del nastro e la visita all’impianto si è tenuto un interessante momento di approfondimento, aperto dal Presidente del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, Eligio Giovan Battista Terrenzio il quale ha evidenziato la forte valenza della cerimonia inaugurale degli Acquedotti Rurali nell’ambito delle iniziative per il Sessantennale istitutivo dell’Ente (1957-2017), ovvero la necessità di proseguire con determinazione nelle collaborazione istituzionali ai diversi livelli.

Sono quindi intervenuti, tra gli altri, il Presidente della Commissione Politiche UE della Camera dei Deputati, Michele Bordo, l’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo Di Gioia, il Sindaco di Apricena Antonio Potenza, Consiglieri Regionali, Sindaci ed Amministratori di altri comuni garganici, rappresentanti delle organizzazioni di categoria e del mondo delle professioni.

Gli Acquedotti Rurali del Gargano, si è detto nel corso dell’incontro, costituiscono un tassello fondamentale per lo sviluppo del comprensorio ma anche la dimostrazione che esiste un Gargano diverso, proteso alla ricerca ed alla diffusione di positività concrete e di modelli virtuosi, rappresentanti anche dalle altre attività del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, quali: la messa in sicurezza del territorio, anche con tecniche di ingegneria naturalistica; la valorizzazione delle specie forestali autoctone, supportata ad un proprio vivaio riconosciuto a livello regionale; la valorizzazione della filiera del legno; l’irrigazione nelle circoscritte aree pianeggianti del comprensorio ma anche negli agrumeti costieri.

Gli Acquedotti Rurali del Gargano interessano l’area pedegarganica dei comuni di Apricena, Rignano Garganico, San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo e sono stati realizzati dal Consorzio di Bonifica Montana del Gargano nell’ambito dell’Accordo Quadro Ministero Infrastrutture e Trasporti – Regione Puglia, finanziata con fondi del Governo per circa 17 milioni di euro. L’opera - al servizio delle popolazioni e delle attività d’impresa, non solo agrozootecniche ma anche di tipo ricettivo, turistico e di trasformazione – è stata candidata ad un ulteriore estendimento nell’ambito dei progetti previsti dal Patto della Puglia, per il quale la Regione ha oggi esplicitato il suo impegno.

Attualmente essa è costituita da: impianto di potabilizzazione ad osmosi inversa per una potenzialità di 2.000 metri cubi di acqua al giorno; 3 pozzi profondi per una portata complessiva di 47 litri al secondo; una stazione di rilancio; due serbatoti per una capacità complessiva di oltre 5.000 metri cubi; 90 chilometri di condotte tra prementi, distributrici principali e secondarie.

acquedotti rurali del gargano

Si terrà lunedì 25 settembre  2017 alle ore 10 ad Apricena, in Località Moscatella, l’Inaugurazione degli Acquedotti  Rurali del Gargano, alla quale interverranno l’On. Umberto Del Basso De Caro, Sottosegretario di Stato del Ministero Infrastrutture e Trasporti; l'On. Michele Bordo, Presidente Commissione Politiche UE della Camera dei Deputati; Antonio Potenza, Sindaco di Apricena. All'evento, promosso ed organizzato nell’ambito delle celebrazioni per il Sessantennale del Consorzio, parteciperanno, inoltre, Parlamentari, Assessori e Consiglieri regionali del territorio, nonché rappresentanti delle Istituzioni, degli Enti locali e delle Organizzazioni di categoria.

Gli Acquedotti Rurali del Gargano interessano l’area pedegarganica dei comuni di Apricena, Rignano Garganico, San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo. L’opera è stata realizzata dal Consorzio di Bonifica Montana del Gargano nell’ambito dell’Accordo Quadro Ministero Infrastrutture e Trasporti – Regione Puglia, finanziata con fondi del Governo per circa 17 milioni di euro.

Nel complesso sono stati realizzati: l’impianto di potabilizzazione ad osmosi inversa per una potenzialità di 2.000 metri cubi di acqua al giorno; 3 pozzi profondi per una portata complessiva di 47 litri al secondo; una stazione di rilancio; due serbatoti per una capacità complessiva di oltre 5.000 metri cubi; 90 chilometri di condotte tra prementi, distributrici principali e secondarie.

L’attenzione di autorevolissimi rappresentanti del Governo e delle Istituzioni per le attività del nostro Ente – ha dichiarato Eligio Giovan Battista Terrenzio, Presidente del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano - costituisce un forte incoraggiamento a proseguire nelle nostre attività al servizio del territorio, in modo particolare per un’opera, come gli Acquedotti Rurali del Gargano, di valenza strategica per le popolazioni e le attività d’impresa - non solo agrozootecniche ma anche di tipo ricettivo, turistico e di trasformazione, come peraltro attestano le numerose utenze già allacciate e le altrettanto numerose richieste di allaccio alla rete idrica già pervenute, determinando così le condizioni per lo sviluppo del territorio in perfetta armonia con le peculiarità dello stesso.  

VA TUTELATA L’ECONOMIA E L’OCCUPAZIONE DEL MADE IN ITALY CHE E’ IRRIGUO

LAGHI VERSO I MINIMI STORICI

La situazione idrica italiana, soprattutto nelle regioni settentrionali, è molto grave, ma va fatto ogni sforzo per garantire la conclusione di una difficilissima stagione irrigua, limitando i danni ad un settore vitale per l’economia nazionale, quale l’agricoltura: è quanto sostiene l’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela dei Territori e delle Acque Irrigue (ANBI) in sintonia con il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi, che ha chiesto un posticipo di pochi giorni, cioè al 4 Settembre, per la riduzione dei prelievi, decisa dal Consorzio del Ticino a fronte dei basso livello del lago Maggiore che, come gli altri grandi laghi del Nord, sta avvicinandosi a minimi storici.

Nel bresciano, il livello del lago d’Idro è sceso a 55 centimetri, pari a circa 4 milioni di metri cubi d’acqua e, permanendo le attuali condizioni meteo, l’irrigazione gestita dal Consorzio di bonifica Chiese, già ridotta del 60%, sarà sospesa entro il fine settimana, decretando l’esaurimento di un sistema idrico, generalmente capace di garantire una disponibilità di 40 milioni di metri cubi, suddivisi tra l’invaso d’Idro ed i bacini dell’Alto Chiese.

Drammatica è la situazione del lago di Massaciuccoli (il “lago di Puccini”) in Toscana, sceso a - 56 centimetri sotto il livello del mare, una condizione, che non si ricorda “a memoria d’uomo”. L’irrigazione è sospesa da mesi, cioè da quando il lago toccò quota -30. Il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord esprime molta preoccupazione anche per la situazione ambientale, che si sta creando, perché la poca acqua presente nell’invaso, già strutturalmente caratterizzato da scarso ricambio idrico, ha un’altissima concentrazione di inquinanti e nutrienti (fosforo ed azoto).

Esemplare della gravità della situazione, che si sta registrando in Emilia Romagna (esaurite le riserve idriche, restano solo i flussi irrigui garantiti dal Consorzio Canale Emiliano Romagnolo, che preleva acqua del fiume Po), è quanto accade nel piacentino, dove il lago di Mignano è praticamente vuoto, contenendo 50.000 metri cubi d’acqua su una capacità di 10 milioni! Analoga è la condizione del lago del Molato in val Tidone: anche qui il bacino è praticamente esaurito, contenendo 40.000 metri cubi su una capacità di 10 milioni. Anche qui l’irrigazione è ovviamente sospesa ma, nelle scorse settimane, il Consorzio di bonifica di Piacenza era riuscito comunque a garantire 3 turni di irrigazione invece dei 7 consueti, distribuendo tuttavia meno della metà dell'acqua generalmente a disposizione.

Non va meglio nelle Marche, dove la Regione ha disposto l'immediata interruzione dei rilasci idrici ad uso irriguo dall'invaso di Mercatale per riservare l'ormai esigua scorta idrica ai fini idropotabili. Secondo il Consorzio di bonifica Marche, che gestisce la diga, il provvedimento, che penalizza solo l’agricoltura, arriva comunque troppo tardi: la quantità d'acqua presente nel bacino è scarsa (circa 1 milione di metri cubi), con possibili rischi di compromissione batteriologica per gli organismi viventi.

In Abruzzo è stato addirittura chiesto la stato di emergenza nazionale dopo l’esaurimento delle scorte idriche dall’invaso della diga di Chiauci, gestito dal Consorzio di bonifica Sud, lasciando “a secco” l’area di Vasto, dove è previsto l’imminente intervento delle autobotti.

“E’ un quadro drammatico – commenta Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI – cui bisogna rispondere con politiche in grado di aumentare rapidamente la resilienza del territorio; noi stiamo dando risposte quotidiane attraverso la migliore gestione delle risorse idriche presenti, ma anche di prospettiva come dimostra il Piano Nazionale degli Invasi, che abbiamo presentato insieme alla Struttura di Missione #Italiasicura. Urgono, però, scelte concrete, da parte delle Autorità competenti in previsione della prossima Legge di Stabilità.”

“Nel frattempo- conclude Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBIdobbiamo portare a termine la stagione irrigua, evitando che i sacrifici ricadano solo sull’agricoltura; ricordiamo, al proposito, che, dopo l’uso umano, la legge indica prioritario l’utilizzo per la produzione alimentare.”

Seppur l’attenzione mediatica si sia allentata, prosegue l’emergenza idrica, che sta caratterizzando l’estate italiana: i grandi laghi del Nord sono tutti sotto le medie stagionali e stanno avvicinandosi ai minimi storici (Iseo: 15% della capacità; Garda: 20,8%; Como: 20%; Maggiore: 25,5% della capacità); al Sud sono soprattutto Calabria e Basilicata ad evidenziare un calo del 40% nelle scorte idriche, trattenute nei principali invasi.

Ormai il cambiamento climatico è un dato strutturale; dal settore agricolo giungono quotidianamente dati sui deficit produttivi, che si stanno registrando per coltivazioni ed allevamenti a causa della mancanza di piogge e del gran caldo, che dura da tre mesi.

Accanto a ciò, va evidenziato un altro dato: la gestione irrigua ha comunque un costo, che molte colture non possono però sostenere, visti gli insufficienti prezzi riconosciuti dal mercato.

Secondo gli esperti, quello attuale è il secondo anno più caldo del Pianeta dal 1880: la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani è addirittura superiore di 0,90 gradi rispetto alla media del XX secolo.

I suoli si stanno essiccando anche a livello profondo con danni significativi per la sostanza organica e la fertilità dei terreni agricoli: i processi di desertificazione iniziano proprio con il ripetersi frequente di condizioni climatiche come quella di quest'anno.

“La pressione sulle risorse idriche è massima in tutto il mondo - commenta Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) - È molto diverso registrare una caduta di un centinaio di millimetri di pioggia in poche ore o spalmata su più giorni; si rischia così la continua alternanza tra i danni causati da rovesci temporaleschi di estrema violenza e lunghi periodi di totale mancanza di precipitazioni, che si traducono in cali di produzione agricola oltre che di sofferenza per l’ambiente.”

Una possibile risposta è nella creazione di nuovi invasi: ANBI ha presentato, d’intesa con la Struttura di Missione #italiasicura, un piano ventennale per la realizzazione di 2.000 nuovi bacini, grazie ad un investimento di 20 miliardi di euro; i primi 218 progetti, redatti dai Consorzi di bonifica, sono già definitivi ed esecutivi.

“All’inizio dell’autunno – conclude il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano- i Consorzi di bonifica riproporranno l’annuale report per la riduzione del rischio idrogeologico; mettere in sicurezza il territorio da siccità ed alluvioni può essere un importante volano anche per la ripresa economica.”

gazz.mez 31 luglio

SAVE THE DATES

“E’ UN ALTRO PASSO AVANTI VERSO

UNA NUOVA CULTURA DELLA RESPONSABILITA’ IDRICA

ED UN IMPORTANTE RICONOSCIMENTO

AL LAVORO DEI CONSORZI DI BONIFICA”

La Commissione Agricoltura della Camera ha approvato alla UNANIMITA’ una risoluzione in merito agli “Interventi per fronteggiare la scarsità di risorse idriche ad uso irriguo”, riconoscendo, tra l’altro, che “al fine di impiegare le risorse idriche in maniera sempre più efficiente, il servizio Irriframe fornisce tutte le informazioni per un uso oculato ed efficiente dell’acqua, con l’obiettivo di giungere a consistenti risparmi mantenendo elevata, od addirittura migliorando, la produttività delle colture.”

Il documento riconosce, inoltre, che “risulta indispensabile procedere al completamento delle infrastrutture necessarie all’irrigazione, come gli invasi, molti dei quali risultano ancora incompleti o non collaudati, riconoscendo in tale ambito il ruolo fondamentale che svolgono i consorzi di bonifica e di irrigazione che, in termini di sussidiarietà ed autogoverno, con le loro attività polivalenti diffuse sul territorio, provvedono a realizzare e gestire azioni finalizzate nel contempo alla sicurezza territoriale, alimentare ed ambientale.”

La risoluzione impegna il Governo anche ad istituire una cabina di regia presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali sul rinnovamento delle infrastrutture irrigue, anche con la partecipazione dei rappresentanti delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative e dell’ANBI, al fine di meglio monitorare l’attuazione del piano di interventi e per coordinare e programmare i fondi destinati all’emergenza irrigua, attualmente pari a circa 700 milioni e definire le priorità di un nuovo piano di investimenti da programmare nel breve-medio periodo; a destinare risorse aggiuntive straordinarie alla realizzazione di interventi infrastrutturali mirati a raccogliere l’acqua in eccesso e a conservarla per il periodo primaverile/estivo; ad accelerare le procedure necessarie al tempestivo utilizzo delle risorse finanziare già disponibili per il settore irriguo, tenuto conto dell’esistenza di idonei progetti già cantierabili…presso i consorzi di bonifica…; a indirizzare, tenuto conto della competenza regionale, specifiche risorse alla progettazione e realizzazione di tecniche innovative di ricarica degli acquiferi e di gestione delle risorse idriche a fini irrigui, attualmente nel patrimonio conoscitivo e progettuale dei consorzi di bonifica.

“Quanto approvato dalla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati è un ulteriore, importante passo verso una nuova cultura della responsabilità idrica – commenta Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) - Siamo soddisfatti ed orgogliosi del riconoscimento al ruolo ed al lavoro dei Consorzi di bonifica per la migliore gestione della risorsa acqua, per la programmazione e progettazione di nuove infrastrutture irrigue, per l’innovazione e la ricerca applicata nel campo del risparmio idrico, come testimoniato dall’applicazione del sistema irriguo Irriframe.”

Francesco Vincenzi Presidente ANBI

Ad una settimana dall’Assemblea elettiva nazionale, il Consiglio Nazionale di ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue) ha confermato Presidente, Francesco Vincenzi, 39 anni, imprenditore agricolo di Mirandola, nel modenese.

Vincenzi era stato eletto Presidente nel 2014; è perito agrario, coltivatore diretto, proprietario di un’azienda agricola cerealicola-frutticola di 110 ettari tra Mirandola e San Felice sul Panaro.

Dal 2011 è Presidente del Consorzio di bonifica della Burana (con sede a Modena) e dal 2012 è anche Presidente di  Coldiretti Modena.

Oggi sono stati confermati anche i 3 Vicepresidenti: Vito Busillo (Campania, Coldiretti), Donato Di Stefano, Basilicata, CIA), Giovanni Tamburini (Emilia Romagna, Confagricoltura).

“Dobbiamo proseguire con grande determinazione sulla strada fin qui tracciata – indica Vincenzi, ringraziando per la confermata fiducia – All’orizzonte, c’è la fase operativa del Piano Irriguo Nazionale, cui seguirà quella dei finanziamenti previsti dal Fondo Sociale di Coesione per interventi sulle infrastrutture per l’irrigazione: in tutto 595 milioni di euro. Accanto a questo proseguiremo il pressing sul Governo per l’avvio, con la prossima Legge di Stabilità, di un Piano Nazionale degli Invasi, la cui necessità è quotidianamente dimostrata dalla siccità e dalle sue gravi conseguenze naturali o dolose per il territorio; in questa prospettiva, ci attiveremo anche in Europa attraverso la nuova realtà di “Irrigants d’Europe”, alleanza fra i Paesi irrigui del Sud Europa, da noi fortemente voluta per delineare nuove politiche comunitarie sull’acqua. Di concerto con la Struttura di Missione #italiasicura proseguiremo, infine, l’azione per garantire maggiore sicurezza idrogeologica al Paese. Grazie all’operatività dei Consorzi di bonifica, un originale modello di autogoverno del territorio, studiato anche  all’estero, siamo sicuri di poter continuare a rendere un servizio indispensabile al Paese.”

Domani 14 luglio, proprio nel pieno della stagione irrigua,   in un estate torrida con temperature al di sopra della norma, il Vice Presidente della Commissione Agricoltura alla Camera  on. Giuseppe L’Abate e dei deputati on. Chiara Gagnarli e on. Filippo Gallinella, accompagnati dai vertici dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Bonifica il Presidente dott. Francesco Vincenzi e il direttore dott. Massimo Gargano, saranno in  visita al  Consorzio per la bonifica della Capitanata.

La stagione è iniziata sotto i migliori auspici lo scorso 15 marzo, i livelli delle dighe alti e buoni gli investimenti colturali, sostiene il Direttore Generale, Francesco Santoro, ma il meteo  impietoso già dal mese di giugno e l’assenza di piogge hanno messo a dura prova l’organizzazione che ha dovuto adottare una turnazione dei settori nelle zone fornite di impianti con ridotta pressione, per evitare eccessive sofferenze alle colture.

Gli attuali livelli degli invasi sono ancora in grado di garantire l'irrigazione e  acqua per gli usi potabili, ma qualora dovesse continuare un'estate così rovente, il  prelievo  di quantitativi maggiori di quelli medi stimati, potrebbe creare notevoli complicazioni. Peraltro,  l’esaurimento della risorsa esclude qualsiasi ipotesi di programmazione per il prossimo anno che sarà legata esclusivamente alle eventuali piogge dell’inverno.

Questo quindi il tema della giornata, afferma il Presidente Giuseppe De Filippo: mostrare l’efficienza dell’organizzazione consortile in condizioni critiche e rimarcare la necessità di nuovi invasi per colmare il deficit di richiesta idrica. È previsto un sorvolo in elicottero di tutto il comprensorio di bonifica per avere una visione d’insieme del vasto territorio, delle potenzialità e delle fragilità dello stesso, per far guardare agli invasi non solo come opere  funzionali all’agricoltura ma  anche come infrastrutture strategiche per  la sicurezza del territorio e per  la raccolta dell’acqua potabile.

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IMMAGINE DOPO GLI INTERVENTI

Sono stati completati i lavori di adeguamento e ripristino di importanti tratti della rete viaria rurale pubblica del Comune di Cagnano Varano (FG) per agevolare lo sviluppo delle attività produttive e migliorare le condizioni di accesso alle aziende agricole, anche per finalità agrituristiche.

Gli interventi sono stati finanziati nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 (asse 1, misura 1.2.5) all’Amministrazione Comunale, che, con apposta Convenzione, ha affidato al Consorzio di Bonifica Montana del Gargano progettazione esecutiva e direzione dei lavori.

Questi si sviluppano su una lunghezza di oltre 8 km. ed interessano alcuni importanti strade interne dell’agro cagnanese; le opere hanno conseguito il miglioramento della rete infrastrutturale ed il collegamento con le arterie principali, garantendo adeguati accessi alle località rurali ed i necessari collegamenti tra le aziende agro-pastorali, i centri di trasformazione e commercializzazione dei prodotti e di acquisto di mezzi di produzione. Il tutto in linea con gli obiettivi di qualità e coerenza paesaggistico/ambientale con il contesto di riferimento, con particolare attenzione al mantenimento delle caratteristiche morfologiche e degli elementi costitutivi del territorio.

“Questo intervento, voluto dalla precedente Amministrazione e completato dalla nostra, testimonia l’attenzione e l’impegno che gli amministratori hanno per le aree rurali comunali – ha dichiarato il Sindaco di Cagnano Varano, Claudio Costanzucci Paolino - e ciò è stato possibile grazie alla concreta attenzione dell’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia e del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, che hanno deciso di condividere ed accompagnare questa iniziativa”.

“Le collaborazioni istituzionali sono un asse portante delle nostre attività alla pari di tutte le progettualità di carattere tecnico – ha aggiunto il Presidente del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, Eligio Giovan Battista Terrenzio - in modo particolare per quegli interventi che riguardano le aree più interne del comprensorio ed alle quali diamo massima priorità”.

ASSEMBLEA NAZIONALE ANBI,

STATI GENERALI DEI 144 CONSORZI DI BONIFICA ED IRRIGAZIONE DI TUTTA ITALIA

CONTRO LA SICCITA’ ED IL RISCHIO IDROGEOLOGICO

Al Ministro dell’Ambiente,

Gianluca Galletti

al Vice Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Andrea Olivero

a rappresentanti del Parlamento, delle Regioni, delle Istituzioni, delle Organizzazioni Professionali Agricole, del Sindacato, delle Università, delle associazioni ambientaliste e della società civile, saranno rappresentate le ragioni economiche e sociali del tema

“APRIRE I CANTIERI DELL’ACQUA…

E RIPARTE IL PAESE”

Considerato lo strutturarsi dei cambiamenti climatici e le conseguenze, che comportano per la vita delle comunità, per l’ambiente e per un settore trainante come il “made in Italy” agroalimentare, nonché la presenza di rappresentanze da ogni regione del Paese, contiamo su una vostra qualificata presenza.

“Come sempre, prevenire è meglio che curare: se avessimo già investito i circa 3 miliardi di euro necessari per i primi 218 interventi da noi progettati nella proposta di Piano Nazionale degli Invasi, avremmo evitato buona parte dei 5 miliardi di danni all’agricoltura, registrati in poche settimane”: è stringente la sequenza logica di Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), in relazione all’avvenuta presentazione a Roma, unitamente alla Struttura di Missione #italiasicura presso la Presidenza del Consiglio (rappresentata dal coordinatore, Erasmo D’Angelis), di 218 progetti di invasi e per il recupero della risorsa idrica, interessanti 17 regioni.

“D’altronde – chiosa Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBItratteniamo solo l’11% degli oltre 3 miliardi di metri cubi di pioggia, che annualmente cadono sull’Italia. Ora, i cambiamenti climatici e le differenti modalità degli eventi atmosferici, più violenti e concentrati nel tempo e nello spazio, obbligano a nuove scelte infrastrutturali, soprattutto al CentroNord, fin qui abituato ad un clima mediterraneo, che ormai non esiste più.”

I progetti presentati dai Consorzi di bonifica sono perlopiù definitivi ed esecutivi, pronti quindi per essere finanziati; il maggior numero di proposte (73, tra cui un bacino sul torrente Astico, nel vicentino) interessa il Veneto, ma è la Calabria, la regione, che abbisogna di maggiori investimenti (527 milioni di euro, tra cui il completamento della diga sul Melito, nel catanzarese).

Per avviare l’iter di questa grande programmazione infrastrutturale a servizio del Paese, la Struttura di Missione #italiasicura inizierà, la settimana prossima, una serie di incontri con i ministeri competenti, in vista della prossima Legge di Stabilità. L’obbiettivo è individuare, nel cosiddetto Fondo per gli Investimenti (comprensivo anche delle infrastrutture relative alla rete idrica e alle opere di collettamento), quote di finanziamento pluriennale anche facendo ricorso a finanziamenti comunitari (Banca europea per gli investimenti, Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa); affiancherebbero la costituzione di un fondo “a rotazione” per il finanziamento delle progettazioni. Si stima che, per evitare il ripetersi di crisi idriche penalizzanti il settore del “made in Italy agroalimentare” (267 miliardi di produzione, 38 miliardi di export, 3.300.000 occupati), l’Italia necessiti di circa 2.000 invasi medio-piccoli, collinari e di pianura, i cui 20 miliardi di investimento rientrerebbero in un piano ventennale di finanziamento.

ANBI ITALIASICURA

SICCITA’ ED ALLUVIONI, CON PESANTI CONSEGUENZE SULL’ECONOMIA E SULLA VITA DEL PAESE, SONO FACCE DI UNA STESSA MEDAGLIA.

I GRAVI INCENDI BOSCHIVI, CHE STANNO COLPENDO ANCHE L’ITALIA, NE SONO UN’ULTERIORE CONSEGUENZA.

SERVONO NUOVI BACINI CAPACI DI AUMENTARE LE RISERVE IDRICHE ITALIANE PER UTILIZZARLE NEI MOMENTI DI CRITICITA’, PRESERVANDO AL CONTEMPO I CENTRI ABITATI DAL RISCHIO IDROGEOLOGICO.

Guardando alle scelte della Legge di Stabilità, ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue) e Struttura di Missione presso la Presidenza del Consiglio #italiasicura presenteranno

PROPOSTA DI PIANO NAZIONALE DEGLI INVASI

e per il recupero della risorsa idrica

nel corso di una

CONFERENZA STAMPA

che si terrà

GIOVEDI’ 6 LUGLIO p.v. ALLE ORE 11.30

nella Sala Monumentale della

SEDE DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

DI LARGO CHIGI 19, A ROMA

(Palazzo di Galleria Sordi)

Interverranno:

ERASMO D’ANGELIS, Capostruttura #italiasicura

FRANCESCO VINCENZI, Presidente ANBI

Considerata l’attualità e l’importanza del tema, cui si fornirà una prima risposta progettuale, contiamo su una vostra qualificata presenza.

Grande soddisfazione viene espressa dall’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) per la presentazione di una risoluzione in Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, sottoscritta da 21 componenti (primo firmatario: Nicodemo Oliverio) per impegnare il Governo a “destinare risorse aggiuntive straordinarie alla realizzazione di interventi infrastrutturali mirati a raccogliere l’acqua in eccesso, evitandone gli effetti catastrofici, e a conservarla per il periodo primaverile/estivo, mitigando così la scarsità di risorse idriche”.

Lo stesso documento chiede di “destinare risorse mirate in modo specifico alla progettazione e realizzazione di tecniche innovative di ricarica degli acquiferi e di gestione delle risorse idriche a fini irrigui, attualmente nel patrimonio conoscitivo e progettuale dei Consorzi di bonifica”, nonché di “accelerare le procedure necessarie al tempestivo utilizzo delle risorse finanziarie già disponibili per il settore irriguo, tenuto conto della esistenza di idonei progetti già cantierabili presso i Consorzi di bonifica.”

A fare da premessa alla sollecitazione al Governo, c’è la consapevolezza delle pesanti conseguenze, che i cambiamenti climatici, anno dopo anno, arrecano all’agricoltura (le Organizzazioni Professionali Agricole già parlano di un miliardo di danni per quest’anno) e dell’importanza ambientale dell’irrigazione, riconoscendo il ruolo fondamentale, che svolgono “i Consorzi di bonifica e irrigazione che, in regime di sussidiarietà e di autogoverno, con le loro attività polivalenti diffuse sul territorio, provvedono a realizzare e gestire azioni finalizzate nel contempo alla sicurezza territoriale, alimentare ed ambientale.”

Il documento ricorda anche come “nelle più qualificate sedi tecnico-scientifiche ed istituzionali è emersa già da tempo l’esigenza di indispensabili interventi finalizzati all’ammodernamento di importanti impianti pubblici esistenti, di azioni di manutenzione straordinaria e di introduzione di innovazioni tecnologiche finalizzate sia a una migliore efficienza degli impianti irrigui che alla raccolta delle acque per evitarne la dispersione a mare durante le stagioni di pioggia, con la realizzazione, ad esempio, di casse di espansione e l’utilizzazione di cave dismesse.”

A tal proposito, si legge, “di recente il Governo ha destinato 300 milioni di euro per il finanziamento di azioni nel settore irrigazione, finalizzandoli al miglioramento dell’efficienza del sistema di reti pubbliche di distribuzione irrigua ed al completamento degli impianti; il MIPAAF ha recentemente reso noto che, nell’ambito degli investimenti per lo sviluppo infrastrutturale del Paese, gli sono stati assegnati 107,65 milioni di euro per la realizzazione di interventi riguardanti infrastrutture irrigue e di difesa del suolo, allo scopo di garantire una maggiore efficienza delle reti irrigue e di realizzare importanti sistemazioni idrauliche; tali investimenti, pur attestando la particolare attenzione riservata al settore dell’agricoltura irrigua, non risultano però sufficienti per poter realizzare tutte le opere necessarie a limitare i danni conseguenti al cambiamento climatico; risulta quindi necessario un incremento dell’impegno economico finalizzato alla disponibilità dell’acqua irrigua e alla lotta alla desertificazione, per garantire sia la sicurezza territoriale, alimentare e ambientale sia la valorizzazione delle risorse locali con il sostegno alle attività produttive, turistiche, artigianali e civili, in una prospettiva di sviluppo sostenibile dell’economia e dell’occupazione.”

“La presentazione di questa risoluzione in Commissione Agricoltura della Camera –commenta Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI – è un ulteriore tassello nel percorso di affermazione dell’irrigazione non solo come elemento produttivo fondamentale per l’agricoltura mediterranea, ma anche come determinante elemento di equilibrio ambientale”.

“La sensibilità politica che sta maturando, ad ogni livello, conforta non solo l’azione quotidiana dei Consorzi di bonifica sul territorio, ma anche azioni come la recente nascita dell’associazione “Irrigants d’Europe”, che ci ha visto protagonisti nella costruzione di un fronte comune con le agricolture irrigue di Francia, Spagna e Portogallo per incidere maggiormente a livello comunitario” conclude il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano.

Il progetto di sistemazione idraulica del torrente Mattinatella, in agro di Mattinata, è stato inserito tra i sei progetti infrastrutturali strategici del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Mipaaf) a sostegno dell'agricoltura e della messa in sicurezza dei territori.

Il Mipaaf, nell’apprezzare il carattere esecutivo della progettualità, ha quindi previsto l’iniziativa tra quelle ammissibili a finanziamento, nella fattispecie pari a circa 3,9 milioni di euro, per un intervento cantierabile in tempi brevi.

Il progetto interessa un’area ad alta pericolosità idraulica di oltre 12 chilometri quadrati che include abitazioni rurali, numerose attività turistiche e ricettive, ma anche infrastrutture a terra per attività di maricoltura, nonché la stessa Strada Statale 89, tant’è che, d’intesa con l’Anas, è inoltre prevista la demolizione e la ricostruzione del ponte ubicato all’uscita della galleria di Mattinatella.

“A nome del Consiglio di Amministrazione e dell’intera struttura dell’Ente esprimo grande soddisfazione per questo importante risultato - ha dichiarato il Presidente del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, Eligio Giovan Battista Terrenzio – che tra l’altro costituisce un tangibile riconoscimento alle attività peculiari dell’unico Consorzio in Italia ad esclusivo carattere montano”.

“Al riguardo, desidero rivolgere un particolare ringraziamento all’Anbi per la costante azione di supporto in sede ministeriale relativamente alle attività di tutti i Consorzi di Bonifica, a conferma di una proficua sinergia che ora prosegue nelle Commissioni parlamentari competenti chiamate ad  esprimersi per consentire la definitiva attuazione dei sei progetti selezionati in ambito nazionale”.

“Per questo importante passaggio istituzionale – ha concluso il Presidente Terrenzio – occorre la collaborazione di tutti, evitando trionfalismi e fughe in avanti, ed a tal proposito coinvolgeremo i Parlamentari di Capitanata impegnati nei diversi organismi, perché intendiamo portare a termine e condividere questo obiettivo con l’intero territorio”.

In merito al progetto di ricerca di idrocarburi nell’area “Fantozza” (nei comuni di Guastalla, Novellara, Reggiolo, Campagnola Emila, Fabbrico, Reggiolo, Rolo, Rio Saliceto) l’ANBI, su indicazione dei Consorzi di bonifica Emilia Centrale (con sede a Reggio Emilia) e Terre dei Gonzaga in destra Po (con sede a Mantova), evidenzia che la sicurezza idraulica di tali territori è stata raggiunta solamente all’inizio del XX secolo, grazie ad un sistema di canali ed impianti,  progettato e realizzato sulla base di livelli altimetrici ben definiti.

Gli effetti della subsidenza (fenomeno correlato anche alle estrazioni dal sottosuolo) potrebbero mettere in difficoltà il delicato sistema idraulico di bonifica, causando danni non solamente alle coltivazioni agricole, ma anche agli insediamenti abitativi, produttivi ed infrastrutturali, realizzati dal dopoguerra spesso proprio in aree vallive, rese salubri dalla bonifica.

“L’equilibrio idraulico delle pianure italiane – commenta Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) - costituisce il frutto di una secolare attività di manutenzione e di programmazione del territorio. Questa situazione di delicato equilibrio viene data superficialmente per scontata mentre, nella realtà, è costantemente messa a repentaglio da fattori quali il continuo consumo di suolo ed i cambiamenti climatici in atto. Per questa ragione molti territori di bassa pianura, come quella interessata dal progetto Fantozza, sono significativamente esposti al rischio di alluvioni ed allagamenti, accentuato dall’irrefrenabile aumento dell’urbanizzazione.”

“Il tema della subsidenza – aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – è stato oggetto di un’apposita riunione, da noi convocata nei giorni scorsi a Rovigo, capoluogo di quel Polesine, dove il territorio non si è ancora stabilizzato a seguito delle estrazioni negli anni ’50. Eppure, nonostante il pericolo ed i grandi investimenti pubblici finora necessari per adeguare le infrastrutture all’abbassamento progressivo del suolo, periodicamente c’è chi ripropone la ripresa delle trivellazioni!

ANBI invita pertanto gli organi competenti a valutare, approfonditamente e senza pregiudizi, gli effetti, che l’estrazione di idrocarburi potrebbe determinare, causando l’aumento del fenomeno della subsidenza, sul sistema idraulico di aree a conclamato rischio.

La Giornata Mondiale della Biodiversità ha virtualmente concluso la Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, promossa dall’ANBI ed il cui programma, comunque, proseguirà localmente anche nei prossimi giorni.

E’ stata un’edizione record – commenta Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI)Il tema Acqua, identità e futuro dei territori ha visto quest’anno incentrarsi l’attenzione soprattutto sugli aspetti economici ed ambientali dell’irrigazione, cui avevano fatto da importante prologo la Giornata Nazionale dell’Innovazione per l’Irrigazione, anticipata dalla firma di un Protocollo d’Intesa in materia con Bonifiche Ferraresi, la più grande azienda agricola italiana.”

I circa 400 eventi della Settimana sul territorio nazionale sono stati frequentati da decine di migliaia di persone, attratte soprattutto dall’apertura straordinaria delle “cattedrali dell’acqua”, i grandi impianti idraulici, che sovrintendono alla sicurezza idrogeologica di buona parte del territorio di pianura italiano; grande co-protagonista è stata la bicicletta grazie alle tante ciclopasseggiate, organizzate d’intesa con associazioni locali.

Numerosissimi anche gli studenti di ogni ordine e grado, coinvolti in visite guidate al territorio, accompagnate dai momenti finali dei percorsi didattici, svolti durante l’anno scolastico con il supporto dei locali Consorzi di bonifica.

Alcuni appuntamenti della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione si protrarranno fino all’inizio di Giugno, nonostante la Giornata Mondiale della Biodiversità ne sia stato il simbolico suggello. Nell’occasione, ANBI ha ricordato il valore ambientale delle 180 aree naturalistiche, la cui gestione vede coinvolti Consorzi di bonifica in 10 regioni: il record spetta alla Lombardia (128 fra oasi, Siti di Interesse Comunitario e Zone di Protezione Speciale) ma, tra le altre, vanno citate, ad esempio, l’area del Padule di Fucecchio e del Lago di Sibolla in Toscana (l’area umida interna più vasta d’Italia) oppure, nel Lazio, i laghi Caprolace, Sabaudia, Fogliano del Parco Nazionale del Circeo (Riserva Unesco della Biosfera).

“Le aree, che gestiamo – conclude il Presidente ANBI – sono un patrimonio di inestimabile valore per il territorio, che deve essere perno del nostro modello di sviluppo. La nostra sfida è abbinare le funzioni ambientali con le esigenze di salvaguardia idrogeologica e di riserva idrica: in questa ottica, il Piano degli Invasi collinari e di pianura, che sollecitiamo da tempo, diventa un fattore produttivo, determinante nella via italiana alla green economy.

Evento conclusivo della “Settimana della bonifica e dell’Irrigazione 2017”

Dopo il successo dello scorso anno, il 21 maggio si svolgerà la seconda edizione dell’Open day alla diga di Occhito, un'occasione imperdibile che il Consorzio per la bonifica della Capitanata offre a tutti per visitare una vera e propria "cattedrale dell'acqua".

Tra le più grandi in Europa della categoria delle dighe in terra, prende il nome dall’invaso sotteso a monte dalla diga stessa, intercettando il percorso del fiume Fortore. Un serbatoio della capacità utile di 250 milioni di metri cubi che insieme con Capaccio della capacità di 16 milioni di metri cubi provvede all’alimentazione irrigua di circa 107.000 ettari del Comprensorio Fortore, al soddisfacimento del fabbisogno potabile di gran parte della provincia di Foggia e quello industriale ove richiesto e, non meno importante, l’invaso provvede alla laminazione delle piene salvaguardando il territorio di valle.

Dunque un’opportunità da cogliere per conoscere un’infrastruttura che ha cambiato il volto della Capitanata negli ultimi 50 anni oltre che un’oasi di pace e di straordinaria bellezza dal punto di vista naturalistico. Dalle ore 9.00 alle ore 18.00 sono state organizzate visite allo sbarramento, opere di presa, sfioratore di superficie ed altre strutture con prenotazioni ed info al n. 347.5637870.

Presso la casa di guardia di Occhito è stata allestita anche una mostra fotografica temporanea con immagini risalenti agli anni della costruzione della diga e della galleria Occhito-Finocchito: 1957-1963, visitabile solo in questa occasione.

Si tratta dell’evento conclusivo della settimana della Settimana Nazionale della bonifica e dell’Irrigazione 2017, identificata dallo slogan Acqua, sfida di identità e futuro per l’agricoltura e la sicurezza dei territori”, la manifestazione nazionale organizzata dall’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue,  che dal 13 al 21 maggio ha programmato e realizzato visite guidate per oltre 1700 studenti, eventi sportivi a cui hanno partecipato oltre 150 persone e rappresentazioni artistiche istallate nella natura presso la diga di Capaccio costruite dai dipendenti del Consorzio ed ideate dall’artista Pietro Ricucci, anch’esso dipendente.

Lotta biologica castagneti

Con la diffusione nei boschi di Cagnano Varano, San Marco in Lamis, Vico del Gargano di oltre 2.700 esemplari di Torymus sinensis Kamijo, insetto antagonista naturale del temibile Cinipide galligeno del castagno, prosegue l’azione del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano per la lotta biologica in difesa dei castagneti garganici.

L’attività di diffusione degli insetti utili, realizzata in collaborazione con il Sevizio Fitosanitario della Regione Puglia e con il Comune di Vico del Garganoi, è giunta al terzo anno ed ha interessato ben 14 località dei tre agri comunali.

Essa, inoltre, è stata eseguita in quei siti rivelatisi particolarmente sensibili agli attacchi del Cinipide, a seguito del monitoraggio effettuato negli anni precedenti.

La riduzione fino a punte del 50% della presenza del parassita in alcuni castagneti nei quali era già stato introdotto l’insetto predatore antagonista, non solo conferma la validità e l’efficacia dell’intervento, ma indica chiaramente la necessità di proseguire questa importante attività dimostrativa e di assistenza tecnica, autofinanziata dal Consorzio, con la quale l’Ente intende favorire la capillare ed imprescindibile diffusione delle buone pratiche di lotta biologica tra agricoltori e proprietari dei castagneti.

“La lotta biologica si conferma strumento efficace per perseguire la difesa delle coltivazioni tipiche del comprensorio in una prospettiva di ecosostenibilità - ha dichiarato il Presidente del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, Eligio Giovan Battista Terrenzio – in modo particolare nelle aree più interne del Gargano a forte caratterizzazione paesaggistica e naturalistico-ambientale”.

Il Presidente Eligio Giovanni Terrenzio

Le visite guidate di scolaresche e turisti al Vivaio Forestale di Borgo Celano, agli Acquedotti Rurali ed alle Idrovore consortili sono le iniziative che il Consorzio di Bonifica Montana del Gargano sta realizzando nell’ambito dell’edizione 2017 della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, iniziativa nazionale in programma dal 13 al 21 maggio.

Le idrovore di Muschiaturo e Molinella, rispettivamente in agro di Ischitella e Vieste, sono state anche quest’anno protagoniste della manifestazione perché hanno ricordato alla collettività l’importanza di questi impianti realizzati a difesa delle zone soggiacenti al livello del mare e quindi a rischio allagamento, mentre l’impianto di potabilizzazione degli Acquedotti Rurali negli agri di Apricena e di San Marco in Lamis ha ribadito l’importanza dell’approvvigionamento idrico nelle aree più interne del Gargano, dove è indispensabile creare le condizioni per favorire la presenza dell’uomo a supporto delle attività zootecniche ed agrosilvopastorali.

Il Vivaio della Biodiversità Forestale del Gargano, invece, sarà protagonista anche della Giornata Nazionale della Biodiversità, fissata al 20 maggio da una specifica legge dello Stato. Il Vivaio, infatti, ospita anche un orto botanico delle specie rare e minacciate del Gargano, finalizzato non solo a far conoscere le specie più rare ed importanti del comprensorio, ma anche a prevenire l’estinzione di piante di estrema importanza per la biodiversità vegetale.

Numerose le specie messe a dimora lungo un percorso tematico, mentre in altre aree della struttura si effettuano la produzione e la conservazione di varietà fruttifere in via di scomparsa, i cosiddetti frutti antichi, ovvero la coltivazione di piante officinali e di erbe spontanee di interesse alimentare o fitoalimurgiche.

“Le opere e gli impianti consortili – ha commentato il Presidente del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, Eligio Giovan Battista Terrenzio – si propongono quindi come spazi aperti anche di importante valore didattico, dove i visitatori, attraverso il contatto diretto con i funzionari consortili, possono acquisire informazioni e conoscenze su attività ed iniziative di fondamentale importanza per la salvaguardia e lo sviluppo sostenibile del territorio”.

nella seduta di eri la Giunta Regionale su proposta dell'Assessore Giannini e a seguito anche dell'interessamento del Presidente della V Commissione Consigliare,Filippo Caracciolo,ha approvato il finanziamento del progetto esecutivo realizzato dal consorzio Terre d'Apulia per la riattività della continuazione idraulica del Canale Ciappetta-Camaggio nel tratto Andria-Barletta.Il progetto ,dell'importo di € 862.19o,92,consiste nel consolidamento delle sponde mediante costruzione di scogliera con pietrame calcareo

Il giorno 3 maggio 2017, in Roma presso la sede dell’Associazione Nazionale Consorzi Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue (ANBI) ed Equitalia Servizi di riscossione SpA è stato sottoscritto un importante protocollo d’intesa, conseguente ad un impegno di collaborazione volta a realizzare nei territori un più efficiente, economico e trasparente servizio di riscossione dei contributi consortili anche attraverso la procedura volontaria integrata di avvisi di pagamento (c.d. GIA).

Tra gli obiettivi dell’intesa quello di consentire la sottoscrizione, tra Equitalia e i singoli consorzi associati ad ANBI, di una convenzione che racchiude particolari condizioni del servizio di riscossione, tesa a migliorare sia le procedure che i rapporti tra Equitalia e i singoli consorzi con riferimento sia all’aspetto dei versamenti che alle regole dei tempi e dei relativi compensi.

In particolare, sottolinea con soddisfazione il Presidente ANBI Francesco Vincenzi, la convenzione con i singoli consorzi contempla un canale di assistenza web preferenziale, denominato “Estratto conto enti” nonché un applicativo web denominato “Monitor enti” ed un supporto territoriale attraverso l’individuazione di referenti di riferimento ai quali i consorzi potranno rivolgersi per ogni esigenza.

La trasparenza della procedura, anche attraverso il Protocollo di legalità di Equitalia SpA unitamente al rispetto del Codice Etico, costituiscono ulteriore garanzia per il conseguimento di un più efficiente moderno servizio di riscossione dei contributi consortili, conclude il Direttore Generale di Equitalia Servizi di Riscossione, Adelfio Moretti, sostenendo come Equitalia sta puntando sui servizi web per migliorare l’attività di riscossione. I canali di dialogo online e la vasta gamma di servizi presenti sul nostro portale internet rappresentano la soluzione ottimale non solo per rendere più efficiente il rapporto con gli enti creditori, consentendo di svolgere le attività di recupero con maggiore velocità e trasparenza, ma anche per semplificare la relazione con i contribuenti che possono avere informazioni e assistenza senza andare allo sportello.

Firma Protocollo

Il Consorzio di Bonifica Montana del Gargano apre le celebrazioni del suo sessantennale istitutivo con un Convegno di Studi sul tema “Bonifica montana e sviluppo del Gargano”, che si terrà a Foggia venerdì 28 aprile 2017, con inizio alle ore 15,30 nella Fiera Internazionale dell’Agricoltura e della Zootecnia.

Il programma dei lavori prevede i saluti istituzionali a cura di Potito Belgioioso, Commissario Straordinario Ente Fiera di Foggia, e Giuseppe De Filippo, Presidente Anbi Puglia.

Dopo la relazione introduttiva di Eligio Giovan Battista Terrenzio, Presidente del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano seguiranno quindi gli interventi di: Francesco Gentile, Docente di Sistemazioni Idrauliche - Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali dell’Università degli Studi di Bari (“Importanza delle sistemazioni montane per la sicurezza del territorio”); Pasquale Pazienza, Docente di Economia e Politiche dell'UE - Dipartimento di Economia dell'Università degli Studi di Foggia (“La Direttiva UE sul CCS e le opportunità di mercato per il settore forestale del Gargano”)

Dopo il dibattito trarrà le conclusioni Leonardo Di Gioia, Assessore alle Risorse Agroalimentari Regione Puglia.

“Abbiamo voluto iniziare le celebrazioni del nostro sessantennale con una giornata di studi ed approfondimento che guardasse al futuro del Gargano e delle imprese agricole e zootecniche che operano nel comprensorio”, ha dichiarato il Presidente del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, Eligio Giovan Battista Terrenzio.

“Lo faremo parlando delle specificità del territorio e delle iniziative per esso peculiari, quali le sistemazioni idrauliche, l’ingegneria naturalistica e la forestazione, settori portanti della nostra attività che - unitamente agli acquedotti rurali, al progetto per la valorizzazione della filiera del legno ed al vivaio forestale - caratterizzeranno l’attività dell’Ente nei prossimi anni”.

Programma

Locandina

“Il Consorzio e il suo territorio: dalla gestione delle grandi infrastrutture al rapporto con i consorziati”, questo il tema al centro dell’incontro pubblico organizzato dal Consorzio per la bonifica della Capitanata il prossimo 27 aprile 2017, alle ore 9.30 presso l’auditorium della Camera di Commercio di Foggia.

Il Convegno ha come obbiettivo quello di condividere un momento di riflessione sul ruolo essenziale che la bonifica idraulica riveste in Capitanata,   per la particolare conformazione del suolo e per il suo complesso assetto ambientale.

 

Dunque un’occasione per soffermarsi sulle funzioni inerenti la salvaguardia idraulica del territorio, l'uso plurimo delle acque, lo sviluppo dell'agricoltura e la protezione dell'ambiente e del paesaggio, oltreché occasione utile e opportuna per definire nuove azioni e strategie alla luce delle nuove sfide che attendono i consorzi di bonifica in Puglia.

La presenza di un territorio morfologicamente vario, il carattere torrentizio delle aste fluviali collinari, i numerosi corsi d’acqua in manutenzione e le vaste superfici litoranee soggiacenti a n.15 impianti idrovori, hanno da sempre reso necessaria una serie estremamente complessa ed articolata di interventi in ambito idraulico, nella cui attuazione la bonifica ha assunto una funzione di primaria e vitale importanza.

Alla bonifica in Capitanata è riconosciuto inoltre un ruolo di avanguardia per la raccolta e distribuzione dell’acqua non solo in ambito nazionale ma anche in tutto il bacino del mediterraneo,   per la gestione competente delle grandi infrastrutture e per il carattere di innovazione introdotto nella rete di distribuzione.

 

Il programma prevede l’introduzione ai lavori del dott. Francesco Santoro, Direttore Generale del Consorzio - cui seguiranno gli interventi di Giuseppe De Filippo, Presidente del Consorzio e di Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue. La relazione tecnica è affidata all’ing. Marco Mancini, Professore ordinario di Costruzioni Idrauliche al Politecnico di Milano. A seguire l’on. Colomba Mongiello, Deputata alla Camera e componente della Commissione Agricoltura e l’avv. Raffaele Piemontese, Assessore al Bilancio della Regione Puglia. Le conclusioni saranno affidate al dott. Leonardo Di Gioia, Assessore Agricoltura - Risorse Agroalimentari della Regione Puglia.

Invito

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Si è svolto ieri mattina nella sede dell’Anbi Puglia un incontro fra i Consorzi,i Sindacati dei lavoratori ed i consulenti della Close 2U dottori. Marco Bifulco e Antonio Nuzzo,sull’importante tema dei:

“Premi di Risultato,

Welfare Aziendale e

Flexible Benefits.”

Nell’incontro sono state illustrate le normative previste dalle ultime due leggi di stabilità (2016/2017).

I consulenti della Close 2U hanno spiegato i nuovi modelli retributivi discendenti dalle leggi di stabilità,tesi ad ottimizzare la portata economica ed organizzativa ed allo stesso tempo fiscalmente efficace,degli incentivi ed agevolazioni introdotte dalle recenti normative

Alla riunione è intervenuto attraverso video conferenza anche il dott. Angelo Defilippo.

Oggi,alle ore 10.30, presso la sede dell'Anbi Puglia,si terrà un incontro informativo sui premi di risultato,welfare aziendale e flexible benefits.La illustrazione sarà effettuata dalla Close 2U.All'incontro saranno presenti oltre ai Consorzi anche i rappresentanti delle Organizzazioni  Sindacali dei lavovoratori.

ministero degli affari regionali

Si riunirà il 27 marzo alle ore 10.00 presso la sede dell'Anbi Puglia il Comitato dei Direttori per esaminare il se4guente ordine del Giorno:

  • Proposta di Modifica della legge regionale n. 7: ”Sistema Regionale di protezione civile” Esame e determinazioni;

  • Proposta di modifiche all’art. 28 l.r.n. 11/01 Norme sulla Valutazione di Impatto ambientale. Esame e determinazioni.

  • Legge di Stabilità 2016/17. Illustrazioni delle opportunità di cui possono usufruire i Consorzi di Bonifica.

  • Varie ed Eventuali

Vincenzi Acque Italia

“Il tema della disponibilità d’acqua pone questioni fondamentali per i diversi settori d’uso, rispettando le priorità per l’uso umano e l’uso agricolo, bisogni primari, riconosciuti anche dalla normativa. L’obbiettivo, quindi, è quello dell’utilizzo ottimale della risorsa idrica disponibile. In Italia occorrono importanti infrastrutture idriche unitamente a bacini di raccolta; si è avviato il Piano Irriguo Nazionale per il quale, però, occorre l’impegno del sistema Paese, affinché procedure e tempi di attuazione, già consistenti, possano essere rispettati con determinazione. Il rischio, infatti, è che le sciatterie burocratiche prevalgano sugli interessi collettivi.”

Ad affermarlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e della Acque Irrigue (ANBI), intervenuto alla Conferenza Nazionale “Acque Sicure”, organizzata a Roma dalla Struttura di Missione #italiasicura.

“L’attività agricola – prosegue il Presidente ANBI - rappresenta un settore economico strategico, il cui sviluppo è strettamente connesso e condizionato dalla disponibilità di acqua; l’irrigazione rappresenta l’indispensabile ausilio, necessario ad attenuare la dipendenza dal regime delle precipitazioni. Alla disponibilità di acqua è subordinata la competitività dell’agricoltura italiana senza dimenticare i positivi effetti ambientali. Va infine considerata – conclude Vincenzi - l’esigenza di un approccio integrato ai problemi di suolo ed acqua, indispensabile per garantire un efficiente utilizzo delle risorse idriche, condizione determinante per affrontare il rischio clima, garantendo al contempo i bisogni delle persone e la possibilità di produrre alle imprese.

Foto Tavolo

Emanato il bando ministeriale per l’attribuzione dei 300 milioni di euro del nuovo Piano Irriguo Nazionale, è terminato, con l’ultima tappa a Roma, il partecipato “tour delle regioni”, che ha consentito al Mi.P.A.A.F. (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali) con ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue), C.R.E.A. (Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria) e S.I.N. (Sistema Informativo Nazionale per lo sviluppo dell’agricoltura) di incontrare tutti i Consorzi di bonifica interessati ai benefici del P.N.S.R. (Piano Nazionale Sviluppo Rurale) sulle infrastrutture irrigue.

Si è trattato di un importante lavoro di confronto e trasparenza sui termini del bando e sulle relative condizioni di ammissibilità; a partire dall’ottimizzazione d’uso della risorsa idrica, si tratta, infatti, di una grande opportunità per il territorio e per l’agricoltura del “made in Italy”, per il reddito delle imprese e per l’occupazione agricoli, per la sicurezza dei consumatori.

Al termine del “viaggio tra i Consorzi di bonifica italiani” (tappe a Bari, Napoli, Venezia, Milano e Roma), il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, commenta così: “Una maggiore efficienza nell’uso dell’acqua risponde anche ai nuovi scenari causati da cambiamenti climatici, che espongono, sempre più, il territorio al verificarsi di eventi estremi, dovuti all’eccessiva copiosità delle piogge, che aumenta il rischio idrogeologico o alla loro perdurante assenza, causa di siccità.”

“E’ una sfida di modernità per la competitività del cibo italiano sui mercati globali ed i Consorzi di bonifica ne saranno protagonisti al fianco delle imprese agricole” aggiunge il Direttore Generale di ANBI, Massimo Gargano.

Attualmente i progetti definitivi ed esecutivi, redatti dai Consorzi di bonifica, sono 243 per un importo complessivo di € 1.517.418.646,00; un’ulteriore risposta dovrà quindi arrivare dal prossimo bando per l’attribuzione di altri 295 milioni, stanziati dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione 2014/2020 e destinati anche ad interventi nel campo delle infrastrutture irrigue e per la realizzazione di bacini di accumulo idrico.