“Il riconoscimento da più parti della virtuosità amministrativa del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano e, più in generale, dei consorzi di bonifica foggiani, deve tradursi in atti conseguenti, evitando fughe in avanti, strumentalizzazioni e confusione con la situazione dei consorzi di bonifica commissariati della Puglia centro-meridionale”.

E’ quanto ha dichiarato il Presidente del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, Eligio G.B. Terrenzio, intervenendo nel dibattito istituzionale e mediatico riaccesosi a seguito dei lavori della commissione d’inchiesta regionale e della discussione del disegno di legge di riforma dei consorzi di bonifica pugliesi.

“L’attuale stabilità economica e finanziaria dell’ente consortile montano è dovuta alla costante collaborazione degli agricoltori consorziati che in tutta la provincia di Foggia nel corso degli anni hanno regolarmente onorato tributi ed oneri dovuti, rifiutando approcci ed inviti demagocici di varia origine che nei primi anni ‘2000 hanno determinato in altri consorzi il mancato pagamento e quindi una debitoria crescente con la conseguente riduzione o, per alcuni di essi sospensione, dei servizi essenziali”.

“Una continuità amministrativa e gestionale – prosegue il Presidente Terrenzio – che in provincia di Foggia è stata assicurata da deputazioni amministrative sempre regolarmente elette, fino al nuovo consiglio di amministrazione insediatosi nel dicembre 2015 in attuazione della precedente legge regionale 4/2012 di riforma dei consorzi di bonifica pugliesi”.

“Non vi sono quindi ragioni oggettive per accomunare senza distinzione tutti i consorzi di bonifica pugliesi e tuttavia – prosegue Terrenzio - intendiamo ribadire ancora una volta la nostra più ampia disponibilità ed assicurare la massima collaborazione per trovare una soluzione di prospettiva per i consorzi di bonifica commissariati, con l’invito tuttavia ad evitare generalizzazioni, ricordando sempre le vere cause che nel tempo hanno determinato la vigente situazione di grande difficoltà, ovvero nel rispetto nel rispetto dei ruoli e delle funzioni storiche di tutti i consorzi di bonifica, delle loro attività, dei loro servizi e del principio irrinunciabile di autogoverno”.

Nel frattempo il Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, alla vigilia del sessantennale della sua istituzione, nel difendere con orgoglio la sua specificità peculiare prosegue con il suo lavoro quotidiano su un comprensorio di circa 150.000 ettari, con il sostegno delle organizzazioni professionali agricole e con un impegno costante nella programmazione, nella progettazione e nell’esecuzione di numerosi interventi di sistemazione idraulico-agraria ed idraulico-forestale, finalizzati adassicurare stabilità ai suoli ed a contenere prevenire erosioni e movimenti franosi, per garantire, in definitiva, una corretta regimazione dei corsi d’acqua e prevenire i fenomeni alluvionali.

Senza dimenticare il vivaio della biodiversità forestale del Gargano, gli acquedotti rurali, le opere di viabilità minore (piste forestali e sentieri di servizio), l’irrigazione nelle zone litorali servite, nonché i più recenti programmi relativi alla gestione forestale sostenibile, con la creazione di una filiera del legno, ed i programmi di intervento integrati per la mitigazione del rischio idrogeologico con opere verdi.

Opere tutte che completano un’attività di bonifica ormai caratterizzata da una triplice funzione: salvaguardia del territorio, razionale utilizzo e sviluppo dello stesso, sia a fini strettamente agricoli sia a fini produttivi di diversa natura, tutela ambientale consapevole.