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Si è svolto ieri presso il Consorzio Terre d'Apulia un incontro fra i  tecnici del settore irriguo e quelli del sistema Irriframe.Un metodo che mette in atto delle tecniche di irrigazione oculata producendo un uso razionale dell'acqua e quindi un risparmio della stessa senz danneggiare la qualità del prodotto agricolo.

“L’acqua irrigua torna ad essere strategica nelle scelte del Paese ed anche in vista del summit europeo a Malta e della prossima riunione del G20 in Italia, proponiamo la costituzione, presso il Mi.P.A.A.F., di un tavolo, che abbia protagonista l’intera filiera agricola e che affronti il tema dell’irrigazione dal punto di vista della sostenibilità d’uso, ma soprattutto delle ricadute positive per l’ambiente, il territorio e l’economia italiana.”

A chiederlo è l’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), tramite il Direttore Generale, Massimo Gargano, intervenuto alla Giornata di Studio, organizzata a Roma dal GRU.S.I. (Gruppo Studi sull’Irrigazione) nella sede del Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali, rappresentato dal Capo Dipartimento Giuseppe Blasi, sull’applicazione delle metodologie di stima dei volumi irrigui, previste dalle Linee Guida del Mi.P.A.A.F. e recepite da quasi tutte le Regioni con appositi regolamenti.

“La conoscenza dei dati irrigui – conclude il Direttore Generale ANBI – obbliga ad un’assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti interessati, ma soprattutto è fondamentale per la correttezza delle scelte politiche su un fattore determinante per l’agricoltura, comparto strategico per il futuro del Paese e della sua economia. Il protagonismo costruttivo, che stanno dimostrando i Consorzi di bonifica, apre una pagina nuova, oggi significativamente rappresentata dalla convergenza fra le culture del sapere e del fare.”

Foto 20 febbraio 2017 MIPAAF MG

riservetta piv

Sono stati ultimati i lavori di demolizione nella Riservetta di Manfredonia, avviati il 27 gennaio scorso dal Consorzio per la bonifica della Capitanata nell'ambito del progetto LIFE ZONE UMIDE SIPONTINE, coordinato dall'Ufficio parchi della Regione Puglia con il coinvolgimento di Centro Studi Naturalistici ONLUS e Oasi Lago Salso e finanziato dall'Unione europea.

Nel corso delle operazioni, svolte con l'ausilio di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili urbani, sotto la direzione del Commissariato di PS di Manfredonia, sono stati demoliti 13 fabbricati, che sviluppavano complessivamente un volume costruito di 1500 metri cubi, e 1500 metri quadrati di piazzali in calcestruzzo. Sono stati inoltre completamente rimossi i numerosi muri, recinzioni e cancelli che erano stati installati al fine di occupare illecitamente l'area, ed asportati ingenti volumi di materiali edili di risulta e rifiuti che erano stati accumulati nel corso degli anni. In totale sono state conferite in discarica circa 2000 tonnellate di materiale.

Si tratta di un grande segnale di ripristino della legalità in un'area che per decenni era stata sottratta alla fruizione pubblica e che è stata interessata da diffuse forme di illegalità, nonostante fosse sottoposta a numerosi vincoli ambientali e paesaggistici, oltre che inserita nel perimetro del Parco Nazionale del Gargano.

Altro elemento degno di nota è che le demolizioni sono state eseguite a poco più di un anno dall'emanazione delle ordinanze di rilascio adottate dal Consorzio, tempo estremamente ridotto rispetto all'ordinaria tempistica per questo genere di operazioni. Ciò è stato possibile anche grazie al particolare strumento giuridico utilizzato a tutela dellarea dal Consorzio di Capitanata, mediante ordinanze ex art. 823 2°c. Cod.Civ., primo esempio in Italia di provvedimento di tal specie adottato da un consorzio di bonifica e la cui efficacia esecutiva ha superato anche il vaglio del TAR Puglia, al quale alcuni occupatori si erano rivolti nel 2015.

Ora è finalmente possibile voltare pagina e lavorare alacremente per la riqualificazione della zona, una vasta area di oltre 40 ettari, collocata tra la foce del torrente Candelaro, la riserva dello Stato di Frattarolo e l'Oasi Lago Salso, con delle enormi potenzialità di valorizzazione ambientale.

Storicamente l'area veniva utilizzata come valle da pesca, costituita da una serie di bacini collegati da canali, successivamente in buona parte interrati. Il progetto LIFE prevede il ripristino della zona umida attraverso la riapertura dei canali, lo scavo delle valli e l'apposizione di organi di regolazione dell'afflusso e deflusso delle acque, in modo da ricostituire il tipico ambiente di transizione costiero caratterizzato da un'alternanza di aree allagate e terreni asciutti. Gli interventi previsti saranno realizzati dove era presente l’ambiente di specchi d’acqua aperti circondati da vegetazione, essendo queste le aree della laguna maggiormente interessate dal fenomeno dell’interramento, in modo da incrementare la disponibilità di habitat idonei per la nidificazione, per lo svernamento e la sosta durante le migrazioni dell'avifauna.

<<Con il recupero di quest'area – ha concluso Maurizio Gioiosa, presidente del Centro Studi Naturalistici ONLUS – si aggiungerà un ulteriore tassello nell'azione di conservazione delle zone umide costiere di Capitanata e delle specie minacciate, avviata anni or sono dalla nostra associazione con la riqualificazione naturalistica della Daunia Risi, oggi Oasi Lago Salso, e proseguita con i progetti di ripopolamento della Cicogna bianca e del Falco Grillaio, oggi comunemente presenti nelle campagne sipontine>>.

Carissimi Colleghi,

martedì 7 febbraio alle ore 10,30 è convocato il Comitato dei Direttori per discutere dei seguenti argomenti:

  • Incontro Anbi Regionali a Roma il 31 gennaio 2017;
  • Iniziative da fare;
  • Legge Regionale: ”Norme straordinarie in materia di Consorzi di bonifica Commissariati”
  • Varie ed Eventuali

                       Vista l’importanza degli argomenti si prega di essere puntuali e presenti

Cordiali saluti

Il Direttore Generale

Avv. Anna Chiumeo

foto capitanata

Procedono regolarmente anche oggi le operazioni avviate lo scorso 27 gennaio per la demolizione dei manufatti abusivi nelle aree ex “Valle da Pesca” in agro di Manfredonia.

Come per le precedenti operazioni di accesso ed immissione in possesso - effettuate nel 2016 nelle stesse aree - c’è stato il coordinamento di tutte forze dell’ordine condotto efficacemente dalla Prefettura.

Dunque sul posto accanto al personale del Consorzio per la bonifica della Capitanata e all’impresa incaricata della demolizione, sono intervenuti Polizia, Carabinieri Forestali, Guardia di Finanza e Vigili Urbani di Manfredonia. Coinvolti nelle operazioni quali beneficiari del progetto anche la Regione Puglia, l’Ente Parco Nazionale del Gargano e il Centro studi naturalistici onlus.

È una azione delicata ma necessaria che permette di completare interventi di particolare rilevanza ambientale previsti nel progetto LIFE “Interventi di conservazione degli habitat delle zone umide costiere del SIC Zone umide della Capitanata”, finanziato con fondi comunitari di cui il Consorzio è soggetto partner beneficiario.

L’area in questione fa parte di una vasta zona bonificata che veniva utilizzata come “valle da pesca” che, alla pari di altre aree nella stessa zona, è stata occupata illegalmente e gravata da costruzioni e coltivazioni abusive, con grave pregiudizio per il delicato equilibrio idrogeologico.

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Presso il “Nodo di ripartizione idraulica di Finocchito” nei giorni scorsi è stato effettuato lo svuotamento della vasca di alimentazione alla rete irrigua del Fortore e all’impianto di potabilizzazione dell’Acquedotto Pugliese.

Un’esecuzione organizzata con precisione, riuscita perfettamente, ed eseguita in tempi record - appena otto ore in tutto - per ridurre al massimo l’interruzione del flusso idrico verso l’impianto di potabilizzazione dell’Acquedotto Pugliese, che concordemente ha predisposto il necessario per evitare anche il minimo disagio alla popolazione.

L’intervento di ispezione e pulizia dell’infrastruttura idrica, precisa il Direttore Generale dott. Francesco Santoro, rientra nelle attività programmate di manutenzione ordinaria fondamentali per assicurare l’efficienza del servizio e, nonostante la complessità, è stato eseguito con grande competenza con uomini e mezzi del Consorzio.

Ciò a conferma dell’efficienza della struttura consortile, sostiene il Presidente Giuseppe De Filippo, legata al Know-how del personale e ad una politica di contenimento delle spese che il Consorzio sta adottando già da diversi anni.  

Una delegazione di Presidenti di Associazioni e funzionari dell’Autorità di bacino del Fiume Giordano che frequentano un corso di formazione presso l'Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari (IAM.B) è stata ospitata dal 22 al 24 novembre al Consorzio per la bonifica della Capitanata per acquisire esperienze sulla gestione partecipativa dei sistemi irrigui.

Dopo la visita agli impianti pubblici di irrigazione del comprensorio Sinistra Ofanto (vasca 9-10 e invaso di Capacciotti), guidata da funzionari dell'Ente che hanno spiegato le modalità gestionali degli impianti irrigui il gruppo si è trasferito presso la sede di Foggia per un confronto sull’organizzazione dell’Ente. Il  Presidente Giuseppe De Filippo e il Direttore Generale dott. Francesco Santoro hanno accolto la delegazione e dopo i saluti di rito si sono soffermati sui principi costitutivi, sulle finalità istituzionali e sul sistema contributivo del Consorzio. A seguire il dott. Luigi Nardella ha illustrato le metodologie adottate per la distribuzione idrica ed i sistemi per il risparmio dell’acqua.

Le politiche della Giordania sono sempre più attente al risparmio idrico per far fronte alla siccità che affligge la popolazione e limita le produzioni e l’esperienza del Consorzio di Capitanata è ritenuta da anni un ottimo riferimento per tutto il bacino del Mediterraneo.

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Le dichiarazioni emerse durante la discussione sulle “norme straordinarie in materia di Consorzi di bonifica commissariati” nell’ambito della IV Commissione, meritano un approfondimento per fornire all’opinione pubblica la base per comprendere perché il Consorzio per la bonifica della Capitanata si differenzia dagli altri consorzi commissariati e perché ha il diritto di rimanere in bonis. La deriva dei Consorzi prende avvio con la mancata riscossione degli oneri di contribuenza, dall’art. 16 della L.R. 4/2003, il quale in buona sostanza imponeva alle amministrazioni consortili di approntare nuovi piani di classifica, in modo da rapportare gli oneri di contribuenza agli effettivi benefici derivanti dalle opere pubbliche di bonifica e, nel contempo, sospendeva le iscrizioni a ruolo operate per le annualità 2000, 2001, 2002, in considerazione degli eventi calamitosi verificatisi in quegli anni. Prontamente il Consorzio per la bonifica di Capitanata ha riaggiornato il proprio Piano di Classifica ed ha cercato di recuperare il gap dovuto all’estensione del patto di stabilità interno agli enti strumentali.

Se i due Consorzi foggiani hanno dimostrato nel tempo una buona gestione lo si deve sia all’amministrazione oculata dell’Ente sia ad una presa di coscienza collettiva dei consorziati che a fronte di un servizio ottenuto hanno onorato il pagamento dei contributi con una percentuale che all’attualità supera il 93% con avviso di pagamento bonario. Una dimostrazione di cura e attenzione al territorio e una tenacia indiscutibile degli agricoltori che in Capitanata sono convinti che agricoltura significa disponibilità di acqua e la quasi totalità della risorsa viene distribuita dal Consorzio per la bonifica della Capitanata. Si tratta di una superficie attrezzata all’irrigazione di 150.000 ettari di cui 110.000 circa nel comprensorio del Fortore e 40.000 in quello della Sinistra Ofanto e una superficie consorziata di 440.000 ettari che vengono seguiti attentamente e monitorati nel delicato equilibrio idraulico da una forza lavoro che nel tempo, a causa di una politica di restrizione delle spese, è diminuita in modo consistente portandosi da 570 unità complessive nel 2008 a 485 unità nel 2016, 75 delle quali sono operai avventizi assunti nei periodi di fabbisogno.

E sul fronte del contenimento delle spese che il Consorzio di Capitanata continua a impegnarsi senza tregua, ciò si evidenzia nei bilanci resi pubblici e nell’attenzione dell’amministrazione in carica la cui operatività è resa più snella dall’attuazione delle norme contenute nella legge regionale 4/2012 (riforma dei consorzi). Quindi non solo peculiarità e caratteristiche diverse ma anche un legame alla storia del suo territorio che è espressione della capacità dei consorziati di fare impresa. Il Consorzio in Capitanata è stato protagonista sia nell’individuazione dei fabbisogni legati al reperimento - regolazione e uso dell’acqua -, sia nel soddisfacimento di questi bisogni e si è assunto onere e responsabilità di garantire l’interesse pubblico ancor prima di quello individuale. Ed in questo assunto hanno avuto ed hanno un ruolo determinante le Organizzazioni Professionali di Categoria che hanno, tra l’altro, contribuito alla crescita del territorio e degli stessi Enti consortili.

Quella di Capitanata è una situazione completamente diversa che ha una storia differente anche se ha una origine comune, quindi non si capisce perché i due consorzi foggiani debbano essere coinvolti in una ristrutturazione che evidentemente non li riguarda e che li porrebbe a forte rischio di perdere l’equilibrio che nel tempo si sono guadagnati “sul campo” e l’efficienza delle infrastrutturazioni irrigue che gestiscono legata al Know-how del personale dei Consorzi stessi.

Sulla scia delle ultime notizie il timore del Consorzio per la bonifica della Capitanata è quello che, nel lungo periodo, la gestione delle dighe tra cui il grande serbatoio di Occhito, che rappresenta una risorsa irrinunciabile per l’agricoltura e l’economia di Capitanata, possa essere sottratta al Consorzio e gestita secondo parametri diversi da quelli attuali.

“Il riconoscimento da più parti della virtuosità amministrativa del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano e, più in generale, dei consorzi di bonifica foggiani, deve tradursi in atti conseguenti, evitando fughe in avanti, strumentalizzazioni e confusione con la situazione dei consorzi di bonifica commissariati della Puglia centro-meridionale”.

E’ quanto ha dichiarato il Presidente del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, Eligio G.B. Terrenzio, intervenendo nel dibattito istituzionale e mediatico riaccesosi a seguito dei lavori della commissione d’inchiesta regionale e della discussione del disegno di legge di riforma dei consorzi di bonifica pugliesi.

“L’attuale stabilità economica e finanziaria dell’ente consortile montano è dovuta alla costante collaborazione degli agricoltori consorziati che in tutta la provincia di Foggia nel corso degli anni hanno regolarmente onorato tributi ed oneri dovuti, rifiutando approcci ed inviti demagocici di varia origine che nei primi anni ‘2000 hanno determinato in altri consorzi il mancato pagamento e quindi una debitoria crescente con la conseguente riduzione o, per alcuni di essi sospensione, dei servizi essenziali”.

“Una continuità amministrativa e gestionale – prosegue il Presidente Terrenzio – che in provincia di Foggia è stata assicurata da deputazioni amministrative sempre regolarmente elette, fino al nuovo consiglio di amministrazione insediatosi nel dicembre 2015 in attuazione della precedente legge regionale 4/2012 di riforma dei consorzi di bonifica pugliesi”.

“Non vi sono quindi ragioni oggettive per accomunare senza distinzione tutti i consorzi di bonifica pugliesi e tuttavia – prosegue Terrenzio - intendiamo ribadire ancora una volta la nostra più ampia disponibilità ed assicurare la massima collaborazione per trovare una soluzione di prospettiva per i consorzi di bonifica commissariati, con l’invito tuttavia ad evitare generalizzazioni, ricordando sempre le vere cause che nel tempo hanno determinato la vigente situazione di grande difficoltà, ovvero nel rispetto nel rispetto dei ruoli e delle funzioni storiche di tutti i consorzi di bonifica, delle loro attività, dei loro servizi e del principio irrinunciabile di autogoverno”.

Nel frattempo il Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, alla vigilia del sessantennale della sua istituzione, nel difendere con orgoglio la sua specificità peculiare prosegue con il suo lavoro quotidiano su un comprensorio di circa 150.000 ettari, con il sostegno delle organizzazioni professionali agricole e con un impegno costante nella programmazione, nella progettazione e nell’esecuzione di numerosi interventi di sistemazione idraulico-agraria ed idraulico-forestale, finalizzati adassicurare stabilità ai suoli ed a contenere prevenire erosioni e movimenti franosi, per garantire, in definitiva, una corretta regimazione dei corsi d’acqua e prevenire i fenomeni alluvionali.

Senza dimenticare il vivaio della biodiversità forestale del Gargano, gli acquedotti rurali, le opere di viabilità minore (piste forestali e sentieri di servizio), l’irrigazione nelle zone litorali servite, nonché i più recenti programmi relativi alla gestione forestale sostenibile, con la creazione di una filiera del legno, ed i programmi di intervento integrati per la mitigazione del rischio idrogeologico con opere verdi.

Opere tutte che completano un’attività di bonifica ormai caratterizzata da una triplice funzione: salvaguardia del territorio, razionale utilizzo e sviluppo dello stesso, sia a fini strettamente agricoli sia a fini produttivi di diversa natura, tutela ambientale consapevole.

In occasione del cinquantesimo anniversario dell’alluvione di Firenze, il 4 novembre in contemporanea con 20 città italiane,fra le quali Firenze Bologna ,Roma ,Palermo,Milano, Napoli,si è svolto un interessante seminario :”Sicurezza Idraulica. Storia,Stato e Ricerca. All’evento molto partecipato e seguito hanno partecipato il Rettore del Politecnico, Eugenio di Sciascio,Vitantonio Amoruso, Consigliere dell’Ordine degli Ingegneri,Giancarlo Chiaia, Presidente della Sezione Pugliese dell’Associazione Idrotecnica Italiana,Antonio Di Santo,segretario dell’Autorità di Bacino,Lucia Di Lauro,responsabile della Protezione Civile Puglia,Vito Iacobellis,Politecnico di Bari,Salvatore Valletta Presidente dell’Ordine dei Geologi,Umberto Fratino,Direttore del Dicathech - Politecnico di Bari e l’Assessore Giannini.Il saluto del mondo della bonifica e dei Consorzi pugliesi è stato portato dal direttore dell’Anbi Puglia,Anna Chiumeo

Il Direttore dell’Anbi Puglia ha ribadito la necessità,visto che ormai questi avvenimenti stanno tragicamente diventando normali,come il terremoto e le cosidette” bombe d’acqua, di cambiare atteggiamenti e non solo con le parole. Un semplice teorema:non possiamo più avere gli stessi comportamenti che abbiamo avuto e che purtroppo continuiamo ad avere,nonostante gli avvenimenti,i morti e le tante parole che continuano a dirsi”. Non possiamo più trascurare il nostro territorio,non possiamo più relegare fra le varie,la manutenzione del nostro ambiente in tutte le parti. Non possiamo continuare a non avere una visione d’insieme, a stabilire le priorità non in base ad esigenze,diciamo così campanilistiche,o particolari. Un diverso modo di progettare e di programmare per tutti,un maggior raccordo operativo fra soggetti istituzionali e mondo scientifico.Non confusione di ruoli che oggi ce ne tanta.I Consorzi sono pronti hanno tanti progetti immediatamente cantierabili che sono da tempo depositati,bisogna solo finanziarli.E’ una verità semplice,ma è l’unica verità. Poi in una situazione economica come quella che stiamo vivendo,questa attenzione è l’unica possibilità per garantire una vera ripresa. Lavorare per mantenere e conservare quello che abbiamo è il punto di partenza per tutte le altre attività. dall’agricoltura,al commercio,al turismo,all’industria.

fabrizio

L’unica vera industria possibile per il nostro territorio è l’agricoltura irrigua, da considerare in un contesto di filiera e supportare con l’attuazione di un progetto infrastrutturale a largo respiro. Con questa premessa l’eurodeputata Elena Gentile, vicepresidente dell’intergruppo Parlamentare Economia Sociale e membro della commissione Lavoro e politiche sociali e commissione Ambiente, sanità e sicurezza alimentare, ha dato avvio questa mattina al suo colloquio con i vertici del Consorzio per la bonifica della Capitanata.

Un incontro per riaffermare ruoli e competenze del Consorzio ma anche per evidenziare criticità ed ostacoli nell’esecuzione delle opere programmate per la difesa del territorio e l’irrigazione, fondamentali per un’agricoltura competitiva quale fattore determinante per l’economia.

Il Consorzio, sostiene il Presidente De Filippo, ha sviluppato progettualità a breve e lungo termine per poter trasmettere alle future generazioni un livello infrastrutturale adeguato agli standard di innovazione attesi. Allo stato attuale monitora costantemente il territorio compreso nel perimetro di bonifica con un’attività di manutenzione efficace, controlla il delicato equilibrio idraulico e gestisce le infrastrutture di raccolta e una rete di distribuzione irrigua di circa 6000 Km. Attenzione al territorio con un efficace difesa idrogeologica e completamento degli schemi idrici, sono i due obiettivi principali del Consorzio, ma è necessario che vengano finanziati i relativi progetti prima di affrontare le emergenze.

La realizzazione dell’invaso di Piano dei Limiti, riferisce l’ing. Raffaele Fattibene Direttore dell’area Ingegneria, è senz’altro uno degli interventi prioritari richiesti dal Consorzio principalmente per incrementare la riserva idrica destinata all’agricoltura che nel tempo è stata erosa da altre esigenze. Infatti, della capacità di Occhito   di 240 milioni di mc, annualmente viene destinato al potabile un volume di 60 milioni di mc che sarà presto portato ad 80 milioni ed inoltre, per ragioni che riguardano la mancata sistemazione dell’alveo del Fortore, la Regione Puglia impone un “Piano di laminazione delle piene” che mantiene il livello dell’invaso a 192 metri s.l.m., al di sotto del massimo invaso, con un deficit di ulteriori 40 milioni di mc. di risorsa idrica.

Il Vice Presidente Raffaele Carrabba, sottolinea che la costruzione dell’invaso è altresì fondamentale per dar modo di ispezionare e manutenere la galleria di derivazione Occhito- Finocchito allo stato non effettuabili per la necessità di tener in funzione permanentemente l’approvvigionamento potabile. L’invaso, peraltro, rappresenta una possibilità ulteriore di laminare le piene a valle della diga di Occhito ed evitare allagamenti delle strutture ed una preziosa riserva idrica utile per estendere l’irrigazione ad ulteriori superfici già attrezzate .

Un attenzione particolare va rivolta anche alla diga di Palazzo d’Ascoli sul torrente Carapellotto con le traverse sui torrenti Carapelle e Cervaro, della capacità di 66 milioni di mc di acqua - anch’essa prevista negli schemi idrici programmati - che consentirebbe di rendere irrigabili altri 25.000 ettari del Tavoliere meridionale.

Il Direttore Generale Francesco Santoro si è soffermato invece sulle lungaggini procedurali per l’emissione dei decreti di concessione di progetti, già finanziati nell’ambito del Programma Irriguo Nazionale con una delibera CIPE del 2014, ancora al vaglio degli uffici istruttori.

L’On Elena Gentile, nel riaffermare l’importanza strategica delle opere segnalate, ha indicato la possibilità di utilizzare per tali infrastrutture le risorse della Banca Europea per gli Investimenti nel percorso del Piano Junker, sulla scia dell’ottima performance dell’Italia, seconda nella classifica dei Paesi beneficiari.

Inoltre, in relazione a quanto rappresentato, si farà portavoce delle istanze del territorio presso i Ministeri competenti ed a livello europeo nell’ambito del Piano Junker che è stato rifinanziato anche per il 2017.  

Foggia, 03.11.2016,

 

elena gentile

elena gentile

Nella mattinata di giovedì 3 novembre sarà in visita al Consorzio per la bonifica della Capitanata l’eurodeputata Elena Gentile, vicepresidente dell’intergruppo Parlamentare Economia Sociale e membro della commissione Lavoro e politiche sociali e commissione Ambiente, sanità e sicurezza alimentate, da sempre vicina ai temi dell’agricoltura di Capitanata.

Un incontro per riaffermare ruoli e competenze del Consorzio ma anche per evidenziare criticità ed ostacoli nell’esecuzione delle opere programmate per la difesa del territorio e l’irrigazione, fondamentali per un’agricoltura competitiva quale fattore determinante per l’economia.

Francesco Vincenzi

“DOPO 25 ANNI,

PER LA PRIMA VOLTA SONO INDICATE RISORSE CERTE:

I PROGETTI CONCRETI DEI CONSORZI DI BONIFICA

SONO PRONTI PER CONTRIBUIRE

AL RILANCIO ECONOMICO DEL PAESE

ED ALLO SVILUPPO DELLE ECONOMIE LOCALI”

Da 25 anni non veniva dedicata la necessaria attenzione alla prevenzione idrogeologica, spendendo però 7 volte di più per riparare i danni da frane ed alluvioni senza contare il tributo in vite umane. Non solo: un programma di investimenti pubblici per migliorare le infrastrutture idrauliche del nostro Paese creerebbe migliaia di nuovi posti di lavoro oltre allo slancio, che darebbe alle economie locali: un’alluvione, infatti, blocca lo sviluppo per anni! Per questo – afferma Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), intervenuto a Bologna in apertura del convegno “Progettare l’assetto idrogeologico” - appoggiamo pienamente l’azione della Struttura di Missione #italiasicura, che oggi ha annunciato la disponibilità di 7 miliardi per un programma pluriennale di investimenti sul territorio; è la prima volta, da quando ANBI presenta annualmente il Piano per la Riduzione del Rischio Idrogeologico, che vengono indicate risorse certe, per le quali i Consorzi di bonifica hanno migliaia di progetti definitivi ed esecutivi, quindi pronti per l’apertura dei cantieri, evitando che i finanziamenti giacciano “dimenticati” nelle more della burocrazia. Un ulteriore plauso – conclude il Presidente ANBI - va fatto all’impegno di #italiasicura per mettere attorno allo stesso tavolo tutti i soggetti coinvolti nella difesa del suolo; è un modello, di cui va dato merito anche alla Regione Emilia Romagna, che già lo applicò positivamente dopo il terremoto e l’esondazione del fiume Secchia, perché i cittadini hanno diritto a vivere in un territorio bello e sicuro.”

IL 22 SETTEMBRE, A ROMA, LA PRESENTAZIONE DEL REPORT ANBI “MANUTENZIONE ITALIA – AZIONI PER L’ITALIA SICURA”

Un urgente sopralluogo per individuare le misure necessarie al ripristino delle condizioni d sicurezza idrogeologica, dopo i violenti eventi meteo registrati dal 9 all’ 11 Settembre scorsi, è stato richiesto dal Consorzio di bonifica della Capitanata alle Autorità competenti. In un telegramma, l’ente consortile segnala che, a seguito delle ricognizioni effettuate, risultano danneggiate opere idrauliche nei comuni di San Ferdinando di Puglia, San Paolo Civitate, San Severo, Apricena, Rignano Garganico. In particolare si segnalano danni, a seguito di esondazioni, sui torrenti Ferrante, Candelaro, Radicosa e suoi affluenti, nonché su molti canali in sinistra Ofanto; pesanti le conseguenze anche per il mondo agricolo.

Attenzione al territorio con un’efficace difesa idrogeologica e completamento degli schemi idrici sono i due obbiettivi indicati dal Consorzio di bonifica della Capitanata all’on. Colomba Mongiello, componente della Commissione Agricoltura della Camera, in visita nella sede dell’ente consortile. E’ stato ribadito come sia necessario che vengano finanziati i relativi progetti prima di dover affrontare nuove situazioni di emergenza: tra loro, la realizzazione dell’invaso di Piano dei Limiti resta tra gli interventi prioritari per laminare le piene a valle della diga di Occhito e come preziosa riserva idrica.

Nel sottolineare l’urgenza di provvedere alla manutenzione straordinaria delle infrastrutture, i vertici dell’ente consorziale hanno ricordato che solo uno dei 10 progetti compresi nella riprogrammazione degli interventi nel settore irriguo, finanziati con delibere del C.I.P.E. (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) ed inseriti nel “Piano Irriguo Nazionale- Regioni Sud Italia”, ha ricevuto il decreto di concessione: il dragaggio dell’imbocco dello scarico di fondo della diga di Occhito, mentre per gli altri 9, nonostante i solleciti, non sono stati emessi i relativi decreti.  

Colomba Mongiello, riconoscendo l’importante ruolo dei Consorzi di bonifica, al termine dell’incontro si è impegnata a cercare di sbloccare l’emissione dei decreti di concessione e di cercare nuove risorse da destinare alla realizzazione delle infrastrutture.

“L’on. Mongiello – commenta il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi –è un’autorevole esponente del Partito Democratico, di cui è stata anche al vertice nazionale del Forum Agricoltura. Siamo sicuri del suo impegno, importante tassello di quel difficile mosaico, che si chiama difesa idrogeologica. La aspettiamo il 22 Settembre prossimo, a Roma, per la presentazione del nostro report annuale: Manutenzione Italia – Azioni per l’Italia sicura.”

 La giunta Regionale,su proposta dell'Assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Giannini ha approvato ieri nella seduta svoltasi presso la Fiera del Levante,il programma di interventi finanziabili con i fondi Europei Por 2014-2020 per i recapiti finali delle fogne nei siti di pertinenza dei Consorzi di Bonifica.I Consorzi di Bonifica saranno soggetti attuatori.Sono circa 30 milioni di euro a disposizione per 15 interventi:Carmiano/Novoli,Maglie/Galatone/ Copertino (Arneo),Neviano(Ugento Li Foggi),Taranto /Lizzano(Stornara e Tara),Altamura(Terre d'Apulia),Cerignola,Lesina/Poggio Imperiale,Lucera,Ortanova,Sannicandro Garganico,Serracapriola,Stornara/Stornarella,San Marco L./Apricena,Monte Sant'Angelo,Sannicandro G.2(Gargano).

I lavori previsti riguardano l'efficientamento dei recapiti finali nei corpi idrici(torrenti,canali) dai depuratori e dai collettori fognari,con miglioramento di collettori e della funzionalità idraulica. Iprogetti arrivano dopo una procedura negoziale nel tavolo tecnico istituzionale coordinato dalla Regione con Anbi Aip,Aqp,AdB.

images4infatti noi siamo chiusi dal 10 al 31 agosto.

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Domani lunedì otto agosto si riunirà presso la sede dellìAnbi Puglia,via Dalmazia n127,l'Assemblea dei Consorzi per approvare il bilancio consuntivo ed esaminare le ultime problematiche dei Consorzi.

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Completati i lavori di sistemazione della pista di servizio presso la diga di Occhito realizzati con la tecnica “Terra Solida” e l’utilizzo di materiali specificatamente progettati che riducono l’impiego delle risorse ed hanno un impatto ambientale ridottissimo o addirittura assente, consentono la conservazione dell’equilibrio idrogeologico, altrimenti compromesso e la conservazione delle cromie paesaggistiche.

Il risultato è assolutamente all’altezza delle aspettative e perfettamente integrato con il paesaggio, rileva il Direttore Generale dott. Francesco Santoro, una pavimentazione composta da inerte naturale calcareo presente in situ addizionato al legante, riportata sopra la viabilità esistente a fondo naturale.

È la Bonifica che cambia ma che mantiene in se il concetto di rispetto del territorio e la cura dell’ambiente, che sono – sostiene il Presidente Giuseppe De Filippo – gli obiettivi presenti negli elaborati progettuali di manutenzione ordinaria e straordinaria approntati dal Consorzio.

occhito

Con Decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali n. 11827 del 20 maggio scorso è stato approvato il progetto esecutivo del dragaggio dell’imbocco dello scarico di fondo della diga di Occhito sul fiume Fortore e assentito al Consorzio il finanziamento di € 1.327.000.

La realizzazione dei lavori è affidata in concessione al Consorzio che ne curerà l’aggiudicazione  ed ogni altro adempimento fino al collaudo.

Si tratta di uno dei progetti rinvenienti dalla riprogrammazione degli interventi nel settore irriguo finanziati con delibere CIPE 133/2002 e 74/2005 inseriti nel “Piano Irriguo Nazionale- Regioni Sud Italia”.

È un intervento con carattere di priorità insistentemente riproposto dal Consorzio, sostiene il Direttore Generale dott. Francesco Santoro, che risolve una criticità aumentata col passare degli anni.

Auspichiamo a breve il finanziamento degli altri 6 progetti prioritari previsti dal provvedimento CIPE del 10.02.2014, aggiunge il Presidente De Filippo, per l’esecuzione di importantissimi interventi nel Comprensorio irriguo del Fortore.  

 

Consorzi di bonifica, manager della sicurezza e bellezza dei territori, protagonisti nella gestione e tutela dell’acqua per l’agroalimentare italiano”:

è questo il tema dell’annuale Assemblea ANBI, che si terrà,domani, mercoledì 13 Luglio  dalle ore 10.30 nella sala Loggia dei
Signori dell’Hotel Sheraton Parco de’Medici, a Roma.
Articolata in due sessioni di lavoro, l’Assemblea, aperta dalla relazione di Francesco Vincenzi (Presidente ANBI), vedrà confrontarsi nella seduta del mattino:  Maurizio Martina (Ministro Politiche Agricole Alimentari Forestali), Roberto Moncalvo (Presidente  Coldiretti), Gian Carlo Caselli (Presidente Comitato Osservatorio Agromafie), Gerardo Mario Oliverio (Presidente Regione Calabria), Ermete Realacci (Presidente Commissione Ambiente Camera Deputati), Luca Sani (Presidente Commissione Agricoltura Camera Deputati).

Nel pomeriggio, invece, saliranno sul palco: Gian Luca Galletti (Ministro Ambiente Tutela del Territorio del Mare), Erasmo D’Angelis (Struttura Missione #italiasicura), Mario Guidi (Presidente Confagricoltura), Dino Scanavino (Presidente C.I.A.) Roberto Formigoni (Presidente Commissione Agricoltura Senato), Giuseppe Marinello (Presidente Commissione Ambiente Senato),  Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente Fondazione Univerde). La giornata vedrà la presenza di esponenti del Parlamento e delle forze politiche, del mondo accademico e
scientifico, della società civile, delle organizzazioni professionali agricole,
dei sindacati e dei movimenti ambientalisti.

Si riunirà presso la sede dell'Anbi Puglia alle ore 10.00 di lunedì 11 luglio il Comitato dei Direttori Generali dei Consorzi.Numerosi gli argomenti oggetto della riunione:

Resoconto dell'Incontro,svoltosi in Calabria con la presenza del dott.Mauro Grassi responsabile dell'Unità di Misura per il rischio idrogeologico,del Gruppo di lavoro sul Mezzogiorno ,

Aggiornamento del P.T.A

Peogetto Smart Protezione Civile;

D.Dgls,n.33 del 2013 sulla Trasparenza.

All'incontro saranno presenti il dott.Luigi Trotta ed il dott.Emanuele Orlando dell'Assessorato all'Agricoltura.

 

 

L’Assessore alle Risorse Agroalimentari Leonardo di Gioia torna in visita al Consorzio per la bonifica di Capitanata ricevuto dal Presidente Giuseppe De Filippo e dal Vice Presidente Raffaele Carrabba. Sono presenti anche il Direttore Generale Francesco Santoro ed i Direttori delle Aree Tecniche Fattibene e Nardella.

Gli argomenti trattati sono stati diversi: il ruolo attribuito ai Consorzi di Bonifica, le attività svolte sul territorio dall’Ente di Capitanata e le prospettive che risiedono oggi soprattutto nella realizzazione di opere infrastrutturali strategiche da eseguire nel breve, medio e lungo periodo.

È stata quindi l’occasione per rimarcare il livello di priorità che deve essere attribuito alla realizzazione dell’invaso di Piano dei Limiti nell’ambito del Patto per la Puglia, rispetto ad altre infrastrutture, parimenti necessarie, ma che non costituiscono oggettivamente elementi di pianificazione e sviluppo del territorio.

Riproposto l’altro intervento strategico consistente nella realizzazione di un collegamento tra la diga di Ponte Liscione sul fiume Biferno (Molise) alla vasca di Finocchito, che renderebbe possibile il trasferimento di volumi destinati all’uso potabile e quindi un affrancamento delle risorse dell’invaso di Occhito a vantaggio dell’uso irriguo.

Non solo progettualità ma anche riaffermazione del proprio ruolo in relazione alla legge regionale di riforma e dell’indagine condotta dell’apposita Commissione istituita sui Consorzi di Bonifica. L’Ente di Capitanata, afferma il Presidente De Filippo,  è una presenza tangibile sul territorio che non può essere associata ad altre realtà pugliesi, è stato fautore dello sviluppo socio economico e oggi, con la propria struttura, offre un permanente e fondamentale contributo per la sicurezza territoriale e ambientale attraverso azioni di manutenzione e gestione di canali di bonifica, di impianti idrovori, oltre a numerose altre opere di bonifica e di raccolta e distribuzione acqua per uso irriguo, la gestione e manutenzione della rete di distribuzione irrigua su una superficie complessiva di quasi 150.000 ettari.

Uno spazio particolare è stato dato al “modello di gestione” che da sempre contraddistingue l’Ente, improntato sul contenimento della spesa e sull’efficienza senza dimenticare, aggiunge il Direttore Generale Santoro, l’attuazione di ogni sistema che favorisca l’uso razionale della risorsa e una presenza attiva sul territorio per sventare prelievi illeciti per una doverosa esigenza di equità, giustizia e tutela del territorio.         

L’Assessore Di Gioia, non ha mancato di condividere le distinzioni segnalate ed ha assicurato che avranno il loro peso in occasione della legge di riforma. In relazione alle istanze di infrastrutture, già presenti nei documenti di programmazione agli atti, si cercherà di contemperare le priorità tra le progettazioni essenziali per il futuro della Capitanata, ricercando ogni possibile fonte di finanziamento .  

di gioia al consorzio

serbia gargano

Una delegazione dell’Istituto per l’Applicazione delle Scienze in Agricoltura di Belgrado, nell’ambito di un progetto di collaborazione con il Dipartimento di Economia dell’Università di Foggia, ha fatto visita al Consorzio di Bonifica Montana del Gargano.

L’Istituto di Belgrado, impegnato nel trasferimento dell’innovazione tecnologica in agricoltura e zootecnia, nonché nella formazione e nell’aggiornamento professionale degli operatori del settore, rappresenta una delle più importanti istituzioni scientifiche della Repubblica della Serbia per il miglioramento della competitività del settore agricolo, che riveste un ruolo primario nell’economia del Paese balcanico, grazie innanzitutto al clima favorevole, alle buone caratteristiche dei terreni e al facile accesso alle risorse idriche.

Tra le colture più diffuse vi sono infatti frumento, mais, barbabietola da zucchero, canapa e lino, vite e fruttiferi, ortaggi, con un’importante presenza di allevamenti zootecnici: comparti a supporto dei quali l’azione dell’Istituto è rivolta anche alle tecniche di lavorazione e trasformazione delle materie prime agroalimentari.  

La delegazione di tecnici e ricercatori serbi guidata dalla Direttrice dell’Istituto, Snezana Jankovic, si è confrontata con i dirigenti dell’ente consortile montano che hanno illustrato le principali attività in materia di ingegneria naturalistica, irrigazione ed acquedotti rurali, recupero e valorizzazione sentieristica, rimboschimenti ed interventi di gestione forestale sostenibile.

“Siamo particolarmente orgogliosi per l’attenzione che l’Istituto per l’Applicazione delle Scienze in Agricoltura di Belgrado e l’Università degli Studi di Foggia hanno inteso riservarciha dichiarato il Presidente del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, Eligio Giovanni Terrenzio – confermando la grande valenza delle sinergie e delle collaborazioni istituzionali anche in ambito tecnico e scientifico, in questa occasione funzionali alla conoscenza di una realtà agricola e zootecnica che presenta diverse analogie con quella delle nostre aree pedegarganiche.”

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Si è concluso il 16 giugno il ciclo di 4 giornate di formazione specialistica rivolta ai dirigenti e Capi settore del Consorzio per la bonifica della Capitanata, in tema di anticorruzione trasparenza, tenuto presso la sede del Consorzio dal dott. Carlo Picuno, Magistrato della Corte dei Conti.

Nella prima parte del corso il docente ha illustrato le strategie di prevenzione della corruzione a livello nazionale e l’aggiornamento del PNA. Sono seguiti approfondimenti sull’inasprimento delle conseguenze penali del reato di corruzione e l’esame dei delitti contro la pubblica amministrazione: corruzione, abuso d’ufficio, peculato, concussione ecc. Non sono mancati riferimenti ad aspetti pratici ed esempi per facilitare l’interpretazione delle norme e l’applicazione delle stesse. Nella seconda parte è proseguito l’aggiornamento specifico delle varie aree a cui il corso era destinato.

Sono state affrontate, infine,   le nuove norme recate dal FOIA: il d. lgs. 25.05.2016 n. 97 sulla revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della Legge 6.11.2012, n. 190 e del d. lgs. 14.03.2013 n. 33.

In precedenza, dal 7 aprile al 19 maggio, sono state dedicate 8 giornate agli impiegati dell’Ente che hanno potuto effettuare la formazione on-line, erogata attraverso la piattaforma di e-learning di PROMO P.A.

Gli operai che in questo periodo sono impegnati per le attività di irrigazione, faranno il loro corso di formazione nelle sedi distaccate di appartenenza, a fine stagione irrigua, nei mesi di ottobre e novembre.

Il Direttore Generale, dott. Francesco Santoro, che nel Consorzio ricopre la carica di responsabile della prevenzione della corruzione e per la trasparenza, afferma che il corso di formazione oltre ad essere   un adempimento formale dettato dalla legge è anche un'azione sostanziale che rende partecipi i dipendenti sulle iniziative adottate, sensibilizza e forma sull'etica pubblica e sui rischi di corruzione.

Gli obblighi di trasparenza e le misure di anticorruzione previste nel Programma Triennale adottato dall’Ente, sostiene il Presidente Giuseppe De Filippo, se da un lato sono un onere per gli adempimenti amministrativi che comportano, dall’altro danno concretezza ai valori fondamentali di etica e legalità ai quali il Consorzio si ispira.

foto vincenzi

“Di fronte alla velocità dei cambiamenti climatici, ognuno di noi è tassello del mosaico chiamato sicurezza idrogeologica. Per questo, servono comportamenti virtuosi, alimentati dall’educazione ambientale che, nei programmi scolastici, deve occupare gli spazi, che furono dell’educazione civica.”

A chiederlo è l’ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue) per bocca del suo Presidente, Francesco Vincenzi, in Veneto per le giornate europee di “COWM 2016” (Citizen Observatories for Water Management).

“D’altronde la politica italiana ci ha messo 16 anni per applicare la Direttiva Europea sulle Acque e solo dal 2014 è stata istituita la Struttura di Missione #italiasicura dopo 50 anni di interventi emergenziali in un Paese capace di impegnare mediamente solo 400 milioni di euro  all’anno in prevenzione, ma di spenderne 3 miliardi e mezzo per riparare i danni da dissesto idrogeologico. Ciò, nonostante fosse stato lo stesso Ministero dell’Ambiente ad indicare, ancora nel 2008, la necessità di investire 40 miliardi, in 15 anni, per mettere in sicurezza idrogeologica le zone a maggior rischio di frane ed alluvioni, cioè 47.747 chilometri quadrati pari al 15,8% del territorio nazionale e su cui vivono oltre 7 milioni di persone in costante pericolo, secondo i dati I.S.P.R.A. . In questo quadroconclude il Presidente ANBI - è evidente la necessità di una vasta azione di educazione alle emergenze, cui i Consorzi di bonifica parteciperanno grazie alla miriade di attività didattiche e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica,  già in essere sul territorio. Perché, come diceva Leonardo Da Vinci, bisogna consultare prima l’esperienza e poi la ragione.”

 

AGRIMEX

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Sabato 21 Maggio ore 9,30 e 18,00

Domenica 22 Maggio ore 9,30 e 17,30

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CONSORZI DI BONIFICA: COMMISSIONE D’INCHIESTA,

LEGGE DI RIFORMA E PATTO PER LA PUGLIA

Gruppo di consegna

Il Consorzio per la bonifica della Capitanata anche nell’anno in corso continua a fare “scuola” ai tecnici e funzionari dell’Area Mediterranea iscritti ai corsi specialistici, stage e/o master dell’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, importante centro di formazione postuniversitaria, ricerca scientifica applicata e progettazione di interventi in partenariato sul territorio nell’ambito dei programmi della cooperazione internazionale che opera in quattro aree tematiche una della quali riguarda la "Gestione del suolo e delle risorse idriche".

Difatti in febbraio sono state effettuate visite tecniche presso la diga Capacciotti, nell’ambito del Master “Land and Water Resources Management: Irrigated Agriculture” e nel mese di aprile il Consorzio ha ricevuto una delegazione di tecnici del Ministero dell’Agricoltura della Giordania. Nei giorni 24 e 25 maggio p.v. sono in programma visite per una delegazione di alti funzionari e tecnici provenienti dal Ministero dell’Agricoltura della Tunisia sia presso la sede di Foggia sia presso gli impianti del Distretto irriguo n. 10 del Comprensorio in Sinistra Ofanto.

Nell’ultimo decennio anche la formazione universitaria ha avuto un’attenzione crescente, tant’è che nell’ultimo anno oltre alle convenzioni in corso con numerose Università ed Enti sono stati stipulati due ulteriori accordi per l’effettuazione di tirocini curriculari di formazione e di orientamento: con l’Università Aldo Moro di Bari – Dipartimento di Giurisprudenza e con l’Università di Foggia - Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente.

Nell’ultimo mese sono stati avviati ben tre tirocini universitari di formazione ed orientamento e un altro sarà avviato presumibilmente entro il mese di giugno, a conferma di un trend in aumento, dovuto anche al grado di soddisfazione espresso dai tutor esterni e dagli studenti.

La formazione, intesa come trasferimento dell’esperienza e della capacità di gestione delle risorse idriche e del territorio, rappresenta per il Consorzio un impegno non secondario, sostiene il Direttore Generale, dott. Francesco Santoro, e troverà – per quanto possibile – sempre spazio adeguato e disponibilità all’interno dell’Ente.

L’interesse mostrato dai tirocinanti e dalle delegazioni straniere, confermato nel tempo – ha commentato il Presidente De Filippo – è motivo di orgoglio per l’Ente, ma anche stimolo per migliorare continuamente gli aspetti gestionali e l’organizzazione dei servizi.

Sono stati liberati nei castagneti garganici 1800 esemplari di Torymus sinensis Kamijo, l’insetto antagonista naturale del Cinipide galligeno del castagno.

In particolare l’attività di diffusione è stata eseguita sui siti già segnalati nello scorso anno a seguito dell'attività di monitoraggio curata sin dal 2011 dai tecnici del Settore Forestale del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano e della Regione Puglia.

Nello specifico gli esemplari sono stati liberati nel territorio dei comuni di San Marco in Lamis, Cagnano Varano, Vico del Gargano e Monte Sant'Angelo, su un totale di 12 siti georeferenziati nei quali il monitoraggio proseguirà anche nelle prossime stagioni.

Questa importante attività di lotta biologica, condotta secondo le linee guida del Ministero delle Politiche Agricole ed interamente autofinanziata dal Consorzio, è finalizzata a contrastare la diffusione del temibile parassita, considerato a livello mondiale l’insetto più nocivo per la sua capacità di portare a un veloce deperimento le piante di castagno attaccate, dove i germogli colpiti evidenziano mancato o ridotto sviluppo evolvendosi in escrescenze anomale o galle.

La presenza del Cinipide del Castagno fu segnalata per la prima volta nel 2002 in Piemonte, da dove negli anni successivi si è velocemente diffuso in tutta Italia.

“Questo nostro servizio in favore dei consorziati - ha reso noto il Presidente del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, Eligio G.B. Terrenzio – rappresenta una risposta concreta a problematiche peculiari delle aree più interne, nelle quale la lotta biologica costituisce lo strumento imprescindibile per attuare le strategie di difesa delle colture nel rispetto dell’ambiente ed in particolare dell’ecosistema agroforestale”.

foglia castagno

Il Consorzio di Bonifica Montana del Gargano ha celebrato la Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione ospitando numerose scolaresche nel proprio stand allestito alla Fieragricola di Foggia, dove si è tenuto anche un interessante convegno sul tema “Sistemazioni idrauliche: collaborazioni istituzionali ed esempi di buone pratiche”. L’incontro, aperto dall’intervento di Eligio G.B Terrenzio, Presidente Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, ha offerto ai partecipanti ed agli ospiti un interessante confronto sulla sinergie tra Enti diversi impegnati sul territorio, come peraltro ribadito dagli interventi di: Leonardo Di Gioia; Assessore Risorse Agroalimentari della Regione Puglia; Stefano Pecorella; Presidente Ente Nazionale Parco del Gargano. Gli accordi di programma, i protocolli di intesa e le convenzioni sottoscritte dal Consorzio con enti diversi, sono strumenti importanti, si è detto al convegno, perché consentono, soprattutto in materia di difesa del suolo, di superare i limiti di un quadro legislativo ed attuativo che spesso non contribuisce ad una corretta mitigazione del rischio, in quanto i dissesti idraulici o idrogeologici non possono essere affrontati nei limiti territoriali del singolo ente locale. Da qui l’importanza delle intese istituzionali – tutte ispirate ad alcuni principi fondamentali quali lo sviluppo sostenibile fondato sulle risorse agricole, zootecniche, turistiche, forestali ed ambientali, il coinvolgimento di professionalità e maestranze locali, nonché il perseguimento del principio sussidiarietà -  perché consentono di conseguire concretamente gli obiettivi di efficacia, efficienza ed economicità, tanto auspicati nella pubblica amministrazione. Nel corso del convegno – concluso dall’intervento di Anna Chiumeo, Direttore Generale Anbi Puglia - i rappresentanti istituzionali ospiti hanno anche ribadito la particolare valenza degli enti consortili foggiani e le peculiari  attività del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano. Di notevole interesse anche la parte tecnica del convegno e relativa all’intervento di messa in sicurezza del centro abitato di San Marco in Lamis, periodicamente interessato dalle esondazioni del torrente Iana, attraverso la realizzazione di vasche di laminazione, infrastrutture di contenimento per i materiali solidi trasportati dalle acque, ricostituzione e ripristino di tratti dell’alveo. Un lavoro realizzato dal Consorzio in collaborazione con l’Autorità di Bacino della Puglia (AdBP), con l’adozione di tecniche di ingegneria naturalistica, come puntualmente illustrato dalle relazioni di   Giovanni Russo, Capo Settore Forestale Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, e da Stefano Pagano, Responsabile Rischio Idraulico per la provincia di Foggia dell’Autorità di Bacino della Puglia.

Lintervento del Presidente Terrenzio

Oggi 3 maggio presso l'Assessorato ai Lavori Pubblici alla presenza dell'Assessore Giannini  si è insediato il tavolo tecnico con l'Anbi Puglia ed i Consorzi di Bonifica per avviare la programmazione comunitaria  Por Puglia2014/20 relativa all'adeguamento o miglioramento dei recapiti finali degli scarichi nei corsi d'acqua.Attualmente la cifra a disposizione è di 30 milioni di euro.I Consorzi Pugliesi hanno presentato all'Assessore le prime priorità e urgenze fra le quali il completamento del risanamento del Canale Asso,Jasce,Ottone e Canale dei Cupi.Altre urgenze saranno poi presentate negli altri incontri che seguiranno.L'Anbi Puglia ha ringraziato l'Assessore per il suo impegno e per il metodo di lavoro da lui instaurato riconfermando la piena collaborazione.

Dalla rimodulazione degli interventi del piano irriguo nazionale 2010 nuovi finanziamenti ai Consorzi di Bonifica Pugliesi.

Elenco progetti finanziati

amelio

La Settimana Nazionale della bonifica e dell’Irrigazione, partita lo scorso 23 aprile è una manifestazione nazionale alla quale il Consorzio per la bonifica della Capitanata aderisce sin dalle prime edizioni, aprendo alla popolazione le proprie strutture ed opere. Rappresenta un’occasione preziosa per comunicare il lavoro che il Consorzio svolge quotidianamente: la manutenzione della grande rete idraulica delimitata a nord dal fiume Fortore ed a sud dal fiume Ofanto, per garantire il territorio e la gestione di una serie di grandi opere idrauliche per assicurare la disponibilità di risorsa idrica, ma anche e soprattutto, per la difesa idrogeologica del Tavoliere, aggredito da eventi alluvionali sempre più intensi.

È anche l’occasione per conoscere scenari che rappresentano un patrimonio di bellezza unico, cui la bonifica conserva e accresce il valore di anno in anno, e quindi il 30 aprile dalle ore 9.00 alle ore 18.00 è stato organizzato un open day con visite guidate in due luoghi straordinari: la diga Capaccio in agro di Lucera dove sono installate anche rappresentazioni artistiche e la grande diga di Occhito in agro di Carlantino, con prenotazioni al n. 3460108239.

Come tradizione il Consorzio di Capitanata - precisa il direttore generale Francesco Santoro -   pone particolare attenzione ai più giovani, intessendo con tutte le scuole della provincia una serie di contatti sin dalla preparazione dei programmi didattici. La risposta è stata entusiasmante e quest’anno sono state organizzate visite guidate per oltre   1600 studenti ripartite su 5 itinerari tematici a scelta, che riguardano le principali opere e infrastrutture del Consorzio, guidate dai dipendenti che per l’occasione interagiscono con gli studenti anche per l’intera giornata, se richiesto.

Ed inoltre, continua Santoro, data la coincidenza con la Fiera internazionale dell’Agricoltura e Zootecnia dal 27 aprile al 1° maggio, i ragazzi potranno completare la conoscenza del territorio partecipando all’iniziativa “Bimbi in Fiera” presso lo stand allestito all’interno del padiglione nuovo, dove funzionerà anche un punto d’ascolto per ogni problema riconducibile alle attività del Consorzio.

“Il ruolo strategico del Consorzio per regolare il rapporto tra acqua e territorio” è il filo conduttore dell’attività di comunicazione – afferma il Presidente Giuseppe De Filippo - che ben si associa allo slogan nazionale della manifestazione “dall’Europa, energie per la crescita e la bellezza dei territori italiani” per rappresentare al meglio un argomento di grande interesse e attualità qual è la Politica Agricola Comunitaria.

logo Bonifica 2016 lowres

Incuranti dell’ondata di freddo e maltempo, che ha colpito l’Italia, sono migliaia gli studenti, che stanno frequentando gli impianti idraulici nell’ambito della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione; è la tappa più significativa ed attesa dei tanti percorsi didattici, promossi dai Consorzi di bonifica alla scoperta dei territori del Belpaese. Si tratta di vere e proprie “lezioni all’aperto”, condotte da esperti consortili e che fanno seguito alle “lezioni frontali”, svolte in aula come preparazione ai sopralluoghi dal vivo. Alla proposta si affiancano concorsi scolastici, che vivono la fase finale ad iniziare da questa settimana e fino alla fine di Maggio; a tutti vengono corrisposti ausilii utili a conoscere l’attività dei Consorzi di bonifica attraverso la scoperta delle necessità del territorio: dalla prevenzione da frane ed alluvioni all’irrigazione, dalla tutela ambientale alla produzione di energie rinnovabili. Le esperienze più collaudate, quali quelle in Emilia Romagna e Veneto, godono anche del supporto di rappresentazioni sceniche, allestite da attori professionisti, specializzati nella didattica teatrale.

Clou della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, protratta nei giorni a venire per rispondere alle tante richieste dal territorio, sarà, nel prossimo week-end, l’ormai tradizionale apertura al pubblico delle “cattedrali dell’acqua”, cioè i grandi impianti idraulici, deputati alla salvaguardia idrogeologica, ma anche alla distribuzione dell’acqua per l’agricoltura.

“Visto il successo di partecipazione di studenti di ogni ordine e grado, dalle primarie all’università – commenta sorridendo Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio (ANBI) – possiamo ritenerci promotori della più grande lezione all’aperto del Paese!”

" Se il Signore  avesse conosciuto questa piana di Puglia,luce dei miei occhi , si sarebbe fermato a vivere qui"Queste parole furono pronunciate  8 secoli fa da Federico II di Svevia.Con questa frase inizia lo spot :Le paludi dell'Imperatore",sulla salvaguardia dell'habitat  delle zone umide  sipontine.Il video realizzato nell'ambito del progetto Life zone umide della Capitanata,mostra le bellezze di una zona umida,alla foce del Candelaro, nel territorio di Manfredonia.I lavori di sistemazione e rinaturalizzazione sono stati  eseguiti dal consorzio della capitanata con il personale e mezzi propri. Dal  sito del Consorzio è possibile accedere al filmato