calendariofinalProgetto: I 100 laghi del Salento

Quando parliamo d'acqua sappiamo esserci problemi di quantità ed di equità di accesso, ma c’è anche il problema della qualità delle fonti, quest’ultimo è l’elemento che mina il benessere e la stessa sopravvivenza delle comunità interessate da problemi relativi all’accesso all’acqua.
Il problema è particolarmente sofferto nell’ambiente del Salento leccese che è tra gli ambienti semi-aridi, inserito nella regione mediterranea. Il Salento leccese è tra i territori del Mediterraneo uno dei maggiori consumatori di risorse idriche della Comunità Europea, soprattutto per usi agricoli, anche a causa della pressione demografica che soprattutto nei mesi estivi è relativamente elevata lungo le coste.
L’idea è semplice e per questo motivo attuabile. Si spendono milioni di euro per realizzare costosissime condotte che scaricano a mare i reflui depurati, oppure per farli tornare sotto terra attraverso le trincee drenanti o la sversamento nella rete idrografica fossile o artificiale, ma nel nostro territorio ci sono tantissime cave dismesse che rappresentano vere e proprie ferite sempre aperte perché vengono utilizzate come discariche abusive oppure sono rischiose per l’acquifero profondo poiché lo scavo a quella profondità favorisce la penetrazioni di contaminanti nella falda. Allora perché non raccogliere queste acqua in quelle cave e poi utilizzarle per l’agricoltura?