calendariofinalTorrino piezometrico e vasca di accumulo

L'impianto irriguo collettivo è normalmente realizzato con finanziamento pubblico provvede alla distribuzione di acqua per irrigazione. E’ costituito da un’opera di presa (pozzo) dalla falda di fondo, una centrale di sollevamento dove sono installate le pompe e tutte le attrezzature elettromeccaniche, un torrino piezometrico o una vasca di compenso. Il torrino ha la funzione di stabilire il massimo livello di pressione nell’impianto e consentire l’avvio e lo spegnimento in automatico delle pompe al variare del livello stesso; essendo il volume limitato, non
svolge funzione di accumulo dell’acqua. La vasca di compenso svolge le stesse funzioni del torrino piezometrico con l’aggiunta delle funzioni di accumulo e di compensazione della portata delle pompe quando questa risulta inferiore a quella prelevata dagli utenti. Dalla centrale di sollevamento parte una condotta adduttrice principale che si sviluppa in maniera tale da coprire tutto il comprensorio servito dall’impianto stesso.
Il comprensorio è suddiviso in porzioni di terreno, della superficie variabile dai 5 ai 30 ettari, normalmente denominati Settori, Comparti o Comizi che vengono serviti da una condotta secondaria che si dirama dalla condotta principale.
All’inizio della condotta secondaria vengono normalmente installati:
a) una saracinesca di intercettazione, che serve per escludere, in caso di eventuali rotture di tubazioni, tutto il tratto di condotta;
b) uno sfiato, che ha la funzione di consentire la fuoriuscita o il rientro dell’aria in occasione di riempimenti o svuotamenti delle condotte stesse;
c) un contatore, che misura i metri cubi di acqua erogata;
d) un limitatore di portata, che limita la portata in transito al valore stabilito in progetto.
Dalla condotta secondaria, a valle delle suddette apparecchiature, si dirama una serie di condotte, denominate terziarie, di diametro decrescente, che arrivano a servire ogni singola proprietà. Sulle condotte secondarie e terziarie è installata la colonnina idrante, costituita da un pezzo speciale a T in acciaio, flangiato nell’estremità che fuoriesce dal terreno dove viene installata la saracinesca idrante, e un idrante con aquacard alla quale l’utente si collega con le proprie ali mobili aziendali per prelevare l’acqua preventivamente richiesta al Consorzio e regolata dalla scheda.