Welfare Aziendale e Flexible Benefits
Si è svolto ieri mattina nella sede dell’Anbi Puglia un incontro fra i Consorzi,i Sindacati dei lavoratori ed i consulenti della Close 2U dottori. Marco Bifulco e Antonio Nuzzo,sull’importante tema dei:
“Premi di Risultato,
Welfare Aziendale e
Flexible Benefits.”
Nell’incontro sono state illustrate le normative previste dalle ultime due leggi di stabilità (2016/2017).
I consulenti della Close 2U hanno spiegato i nuovi modelli retributivi discendenti dalle leggi di stabilità,tesi ad ottimizzare la portata economica ed organizzativa ed allo stesso tempo fiscalmente efficace,degli incentivi ed agevolazioni introdotte dalle recenti normative
Alla riunione è intervenuto attraverso video conferenza anche il dott. Angelo Defilippo.
Premi di risultato,Welfare Aziendale e Flexible Benefits
Oggi,alle ore 10.30, presso la sede dell'Anbi Puglia,si terrà un incontro informativo sui premi di risultato,welfare aziendale e flexible benefits.La illustrazione sarà effettuata dalla Close 2U.All'incontro saranno presenti oltre ai Consorzi anche i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali dei lavovoratori.
27 marzo Riunione Comitato dei Direttori
Si riunirà il 27 marzo alle ore 10.00 presso la sede dell'Anbi Puglia il Comitato dei Direttori per esaminare il se4guente ordine del Giorno:
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Proposta di Modifica della legge regionale n. 7: ”Sistema Regionale di protezione civile” Esame e determinazioni;
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Proposta di modifiche all’art. 28 l.r.n. 11/01 Norme sulla Valutazione di Impatto ambientale. Esame e determinazioni.
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Legge di Stabilità 2016/17. Illustrazioni delle opportunità di cui possono usufruire i Consorzi di Bonifica.
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Varie ed Eventuali
“C’E’ BISOGNO CHE IL SISTEMA PAESE SI IMPEGNI,PERCHE’ IL RISCHIO E’ LA SCIATTERIA BUROCRATICA”SIANO RISPETTATI I TEMPI DI ATTUAZIONE DEL PIANO IRRIGUO NAZIONALE.
“Il tema della disponibilità d’acqua pone questioni fondamentali per i diversi settori d’uso, rispettando le priorità per l’uso umano e l’uso agricolo, bisogni primari, riconosciuti anche dalla normativa. L’obbiettivo, quindi, è quello dell’utilizzo ottimale della risorsa idrica disponibile. In Italia occorrono importanti infrastrutture idriche unitamente a bacini di raccolta; si è avviato il Piano Irriguo Nazionale per il quale, però, occorre l’impegno del sistema Paese, affinché procedure e tempi di attuazione, già consistenti, possano essere rispettati con determinazione. Il rischio, infatti, è che le sciatterie burocratiche prevalgano sugli interessi collettivi.”
Ad affermarlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e della Acque Irrigue (ANBI), intervenuto alla Conferenza Nazionale “Acque Sicure”, organizzata a Roma dalla Struttura di Missione #italiasicura.
“L’attività agricola – prosegue il Presidente ANBI - rappresenta un settore economico strategico, il cui sviluppo è strettamente connesso e condizionato dalla disponibilità di acqua; l’irrigazione rappresenta l’indispensabile ausilio, necessario ad attenuare la dipendenza dal regime delle precipitazioni. Alla disponibilità di acqua è subordinata la competitività dell’agricoltura italiana senza dimenticare i positivi effetti ambientali. Va infine considerata – conclude Vincenzi - l’esigenza di un approccio integrato ai problemi di suolo ed acqua, indispensabile per garantire un efficiente utilizzo delle risorse idriche, condizione determinante per affrontare il rischio clima, garantendo al contempo i bisogni delle persone e la possibilità di produrre alle imprese.
DOMANI, 14 MARZO, SARA’ LA PRIMA GIORNATA NAZIONALE DEL PAESAGGIO
ANBI:
“SONO 754 GLI IMPIANTI IDROVORI ITALIANI
CHE TUTELANO E VALORIZZANO IL NOSTRO TERRITORIO.
SE SI SPEGNESSERO
SCOMPARIREBBE UNA BELLA PARTE DEL PAESE”
IL PRESIDENTE VINCENZI TORNA A SOLLECITARE L’APPROVAZIONE DELLA LEGGE PER LIMITARE IL CONSUMO DEL SUOLO
“In occasione della prima Giornata Nazionale del Paesaggio, voluta dal Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, è importante affermare che gran parte del Bel Paese è un territorio artificiale, alla cui salvaguardia concorrono, in maniera determinante, i Consorzi di bonifica.”
Ad affermarlo, alla vigilia del 14 Marzo, è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) che, nell’occasione, rende noti alcuni dati.
I Consorzi di bonifica sovrintendono alla salvaguardia idrogeologica di quasi 7 milioni di ettari, di cui 1.200.000 sono sotto il livello del mare e necessitano, quindi, dell’azione di ben 754 centrali idrovore, le cui pompe tengono asciutto il territorio, aspirando le acque in eccesso e convogliandole verso il mare; la loro capacità di “sollevamento” è pari a circa 4.103.000 litri al secondo.
“E’ incredibile la visualizzazione di tale potenzialità – insiste il Presidente ANBI - è come se, in un attimo, le pompe spostassero 4 milioni di bottiglie!”
Oltre la metà degli impianti idrovori è ubicato nel Nord Italia, dove il record spetta al Veneto con circa 300 centrali; a ciò va aggiunta la sorveglianza e la manutenzione, svolte dai Consorzi di bonifica, su oltre 9.233 chilometri di argini fluviali e marini.
Senza l’azione di questa rete di difesa dalle acque, molti territori italiani tornerebbero in breve tempo acquitrinosi: se il ricordo corre facilmente a Maremma, Agro Pontino e vaste aree della Sardegna, meno percepibile è l’azione svolta a tutela di un terzo della Pianura Padana (culla del “made in Italy” agroalimentare) e della “perla turistica” del litorale nord-adriatico (dalla Romagna al Friuli Venezia Giulia): entrambi sarebbero destinati a scomparire.
La conservazione del paesaggio italiano è strettamente correlato, quindi, all’azione dei Consorzi di bonifica ed un significativo riconoscimento arriva dalla Regione Lombardia, promotrice della candidatura del paesaggio delle risaie a patrimonio UNESCO.
“Non solo – prosegue il Presidente ANBI - va anche ricordata, ad esempio, la recente azione svolta in Puglia, dove il locale Consorzio di bonifica ha abbattuto, di concerto con le Autorità competenti, alcune costruzioni abusive nella zona umida della Riservetta di Manfredonia. Il paesaggio – conclude Vincenzi – non va, infatti, solo conservato, ma anche difeso concretamente. Per questo, torniamo a richiedere, con forza, l’accelerazione dell’iter parlamentare per l’approvazione della legge contro il consumo del suolo.”
Arriva il Fondo progettazione. Vale 500 opere per un impatto di 2 miliardi di euro
Arriva il Fondo progettazione. Vale 500 opere per un impatto di 2 miliardi di euro
Cinquecento progetti, per un totale di due miliardi di euro di interventi sul territorio contro il dissesto idrogeologico. E’ la stima dell’impatto che il ministero dell’Ambiente, in raccordo con la struttura di Missione #ItaliaSicura di Palazzo Chigi guidata da Erasmo D'Angelis, si attende dalla ripartizione del fondo da 100 milioni di euro destinato a finanziare la progettazione degli interventi sul dissesto, previsto dal Collegato Ambientale.“Ogni euro speso in progettazione – spiega il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti - è in grado di attivarne venti nei cantieri: un effetto moltiplicatore decisivo nella nostra strada di messa in sicurezza del Paese. Questo fondo – spiega il ministro – ci consente di andare avanti ancora più speditamente e in ogni regione italiana con le opere più importanti per i cittadini e il territorio, a partire dal Sud che più di tutti sconta un ritardo nei progetti. La sfida è tagliare i ponti con un passato di lungaggini burocratiche e fare pianificazioni strutturate, tecnicamente avanzate, in grado di far partire subito le opere sul territorio".L’80% delle risorse al Sud, il restante 20 al Centro-Nord: come stabilisce la norma, seguendo l’impostazione della distribuzione dei Fondi Sviluppo e Coesione, è questa la ripartizione dei trasferimenti alle contabilità speciali per le singole regioni, che avverranno in tre tranche. Quasi sedici milioni di euro vanno alla Sicilia, destinataria della maggior parte dei fondi. Seguono Puglia, Campania e Sardegna, ognuna delle quali avrà a disposizione oltre 12 milioni di euro. Sono 9,2 i milioni per la Calabria e 7,5 quelli che verranno destinati all’Abruzzo. Basilicata (6,3 milioni) e il Molise con 3,4 milioni chiudono lo stanziamento per il Mezzogiorno. Al Nord la maggior parte dei fondi vanno in Lombardia (poco oltre 3 milioni), a Toscana ed Emilia Romagna (circa 2,5 milioni), seguono Veneto e Lazio con circa due milioni e Marche con un milione di euro. Oltre ottocentomila euro per ciascuna regione vanno alla progettazione di opere in Umbria, Liguria e Friuli Venezia Giulia, fondi anche per le Province Autonome di Bolzano (634 milioni), Trento (589) e la Val d’Aosta (437 milioni).Una lettera della direttrice per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque Gaia Checcucci indirizzata alle Regioni spiega l’ordine di destinazione dei fondi: in via prioritaria sono finanziate le progettazioni degli interventi nelle tabelle C e D del “Piano stralcio per le aree metropolitane”, seguono gli interventi previsti nel Piano nazionale 2015-2020 già presentati nel database online Rendis e validati dalle Regioni secondo il loro ordine di priorità.Il 20% delle risorse di ciascuna regione va riservato alla progettazione di interventi integrati che non solo mitighino il rischio idrogeologico ma tutelino e recuperino ecosistemi e biodiversità. “Il successo del fondo, per ora unico nel panorama dei lavori pubblici – spiega il ministero - dipende dall’efficienza dell’azione commissariale, di cui la legge ha voluto investire i presidenti delle Regioni, attribuendo loro responsabilità dirette ma anche poteri speciali e di deroga incisivi”.
Asportava e manometteva gruppi di consegna idrici in agro di Cerignola: fermato dai Carabinieri Forestali
I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Cerignola, nella mattinata di sabato 25 febbraio, nelle campagne dello stesso comune, hanno fermato un uomo di 44 anni, già attenzionato dalle forze dell’ordine, che all’esito della perquisizione veicolare è stato trovato in possesso di diverse piastre in ottone, elettrovalvole e valvole a tre vie asportati dai gruppi di consegna posti nei fondi irrigui serviti dal Consorzio per la Bonifica della Capitanata. Il materiale è stato sottoposto a sequestro penale ed il possessore deferito all’Autorità Giudiziaria.
È un operazione compiuta in tempi record, dal Comando Stazione Forestale dei Carabinieri di Cerignola, che è seguita al tavolo tecnico riunitosi appena il giorno precedente presso il comune di Cerignola, dove erano presenti oltre al Sindaco Franco Metta, il dott. Amato, i rappresentanti delle associazioni di categoria e un gruppo di agricoltori.
Nel corso della riunione il Consorzio aveva fatto presente che la manomissione e il furto dei gruppi di consegna irrigui sulla rete idrica del Comprensorio in Sinistra Ofanto - specie in agro di Cerignola - era di una rilevanza tale da compromettere l’intero sistema di distribuzione. Inoltre l’asportazione dei gruppi di consegna comportava la fuoriuscita di acqua che provocava non pochi disagi alla rete viaria e danni alle colture. Le denunce del Consorzio – riguardanti il danneggiamento di circa 500 gruppi di consegna – a carico di ignoti e l’incitamento a sorvegliare il bene comune, fatto circolare tra i consorziati, era servito a ben poco.
Giuseppe De Filippo, Presidente del Consorzio per la bonifica della Capitanata, nell’esprimere il proprio compiacimento per l’operazione, dichiara che solo una azione congiunta tra i diversi soggetti operanti sul territorio poteva portare al risultato sperato. Ringrazia pertanto il personale della Stazione Carabinieri Forestale di Cerignola e il colonnello Federico Padovano, comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Foggia che ha coordinato le operazioni, nonché il Sindaco di Cerignola, Franco Metta, che ha condiviso ed appoggiato le preoccupazioni del Consorzio e degli agricoltori.
Un’operazione importante, dichiara il Direttore Generale Francesco Santoro, che dimostra l’impegno e l’attenzione per il territorio e si aggiunge ad altre per il ripristino della legalità, messe a punto dai Carabinieri Forestali negli ultimi tempi.
Incontro presso il Consorzio Terre d'Apulia per illustrare il metodo Irriframe.
Si è svolto ieri presso il Consorzio Terre d'Apulia un incontro fra i tecnici del settore irriguo e quelli del sistema Irriframe.Un metodo che mette in atto delle tecniche di irrigazione oculata producendo un uso razionale dell'acqua e quindi un risparmio della stessa senz danneggiare la qualità del prodotto agricolo.
Concluse le demolizioni nella Riservetta di Manfredonia
Sono stati ultimati i lavori di demolizione nella Riservetta di Manfredonia, avviati il 27 gennaio scorso dal Consorzio per la bonifica della Capitanata nell'ambito del progetto LIFE ZONE UMIDE SIPONTINE, coordinato dall'Ufficio parchi della Regione Puglia con il coinvolgimento di Centro Studi Naturalistici ONLUS e Oasi Lago Salso e finanziato dall'Unione europea.
Nel corso delle operazioni, svolte con l'ausilio di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili urbani, sotto la direzione del Commissariato di PS di Manfredonia, sono stati demoliti 13 fabbricati, che sviluppavano complessivamente un volume costruito di 1500 metri cubi, e 1500 metri quadrati di piazzali in calcestruzzo. Sono stati inoltre completamente rimossi i numerosi muri, recinzioni e cancelli che erano stati installati al fine di occupare illecitamente l'area, ed asportati ingenti volumi di materiali edili di risulta e rifiuti che erano stati accumulati nel corso degli anni. In totale sono state conferite in discarica circa 2000 tonnellate di materiale.
Si tratta di un grande segnale di ripristino della legalità in un'area che per decenni era stata sottratta alla fruizione pubblica e che è stata interessata da diffuse forme di illegalità, nonostante fosse sottoposta a numerosi vincoli ambientali e paesaggistici, oltre che inserita nel perimetro del Parco Nazionale del Gargano.
Altro elemento degno di nota è che le demolizioni sono state eseguite a poco più di un anno dall'emanazione delle ordinanze di rilascio adottate dal Consorzio, tempo estremamente ridotto rispetto all'ordinaria tempistica per questo genere di operazioni. Ciò è stato possibile anche grazie al particolare strumento giuridico utilizzato a tutela dell’area dal Consorzio di Capitanata, mediante ordinanze ex art. 823 2°c. Cod.Civ., primo esempio in Italia di provvedimento di tal specie adottato da un consorzio di bonifica e la cui efficacia esecutiva ha superato anche il vaglio del TAR Puglia, al quale alcuni occupatori si erano rivolti nel 2015.
Ora è finalmente possibile voltare pagina e lavorare alacremente per la riqualificazione della zona, una vasta area di oltre 40 ettari, collocata tra la foce del torrente Candelaro, la riserva dello Stato di Frattarolo e l'Oasi Lago Salso, con delle enormi potenzialità di valorizzazione ambientale.
Storicamente l'area veniva utilizzata come valle da pesca, costituita da una serie di bacini collegati da canali, successivamente in buona parte interrati. Il progetto LIFE prevede il ripristino della zona umida attraverso la riapertura dei canali, lo scavo delle valli e l'apposizione di organi di regolazione dell'afflusso e deflusso delle acque, in modo da ricostituire il tipico ambiente di transizione costiero caratterizzato da un'alternanza di aree allagate e terreni asciutti. Gli interventi previsti saranno realizzati dove era presente l’ambiente di specchi d’acqua aperti circondati da vegetazione, essendo queste le aree della laguna maggiormente interessate dal fenomeno dell’interramento, in modo da incrementare la disponibilità di habitat idonei per la nidificazione, per lo svernamento e la sosta durante le migrazioni dell'avifauna.
<<Con il recupero di quest'area – ha concluso Maurizio Gioiosa, presidente del Centro Studi Naturalistici ONLUS – si aggiungerà un ulteriore tassello nell'azione di conservazione delle zone umide costiere di Capitanata e delle specie minacciate, avviata anni or sono dalla nostra associazione con la riqualificazione naturalistica della Daunia Risi, oggi Oasi Lago Salso, e proseguita con i progetti di ripopolamento della Cicogna bianca e del Falco Grillaio, oggi comunemente presenti nelle campagne sipontine>>.
Domani 7 febbraio riunione Comitato dei Direttori.
Carissimi Colleghi,
martedì 7 febbraio alle ore 10,30 è convocato il Comitato dei Direttori per discutere dei seguenti argomenti:
- Incontro Anbi Regionali a Roma il 31 gennaio 2017;
- Iniziative da fare;
- Legge Regionale: ”Norme straordinarie in materia di Consorzi di bonifica Commissariati”
- Varie ed Eventuali
Vista l’importanza degli argomenti si prega di essere puntuali e presenti
Cordiali saluti
Il Direttore Generale
Avv. Anna Chiumeo
Consorzio della capitanata:Progetto Life “Lago Salso”: continuano le demolizioni dei manufatti abusivi.
Procedono regolarmente anche oggi le operazioni avviate lo scorso 27 gennaio per la demolizione dei manufatti abusivi nelle aree ex “Valle da Pesca” in agro di Manfredonia.
Come per le precedenti operazioni di accesso ed immissione in possesso - effettuate nel 2016 nelle stesse aree - c’è stato il coordinamento di tutte forze dell’ordine condotto efficacemente dalla Prefettura.
Dunque sul posto accanto al personale del Consorzio per la bonifica della Capitanata e all’impresa incaricata della demolizione, sono intervenuti Polizia, Carabinieri Forestali, Guardia di Finanza e Vigili Urbani di Manfredonia. Coinvolti nelle operazioni quali beneficiari del progetto anche la Regione Puglia, l’Ente Parco Nazionale del Gargano e il Centro studi naturalistici onlus.
È una azione delicata ma necessaria che permette di completare interventi di particolare rilevanza ambientale previsti nel progetto LIFE “Interventi di conservazione degli habitat delle zone umide costiere del SIC Zone umide della Capitanata”, finanziato con fondi comunitari di cui il Consorzio è soggetto partner beneficiario.
L’area in questione fa parte di una vasta zona bonificata che veniva utilizzata come “valle da pesca” che, alla pari di altre aree nella stessa zona, è stata occupata illegalmente e gravata da costruzioni e coltivazioni abusive, con grave pregiudizio per il delicato equilibrio idrogeologico.
Consorzio della Capitanata domani 26 dicembre convegno water tecnologyer
Domani presso la sede del Consorzio della Capitanata si svolgerà:
Consorzio della Capitanata:Due importanti eventi di formazione in gennaio
Coldiretti contro riforma
Nota congiunta dei Sindacati per il Consiglio Regionale del 24 Gennaio
LAVORI AL NODO DI RIPARTIZIONE DI FINOCCHITO.Consorzio della Capitanata
Presso il “Nodo di ripartizione idraulica di Finocchito” nei giorni scorsi è stato effettuato lo svuotamento della vasca di alimentazione alla rete irrigua del Fortore e all’impianto di potabilizzazione dell’Acquedotto Pugliese.
Un’esecuzione organizzata con precisione, riuscita perfettamente, ed eseguita in tempi record - appena otto ore in tutto - per ridurre al massimo l’interruzione del flusso idrico verso l’impianto di potabilizzazione dell’Acquedotto Pugliese, che concordemente ha predisposto il necessario per evitare anche il minimo disagio alla popolazione.
L’intervento di ispezione e pulizia dell’infrastruttura idrica, precisa il Direttore Generale dott. Francesco Santoro, rientra nelle attività programmate di manutenzione ordinaria fondamentali per assicurare l’efficienza del servizio e, nonostante la complessità, è stato eseguito con grande competenza con uomini e mezzi del Consorzio.
Ciò a conferma dell’efficienza della struttura consortile, sostiene il Presidente Giuseppe De Filippo, legata al Know-how del personale e ad una politica di contenimento delle spese che il Consorzio sta adottando già da diversi anni.
Progetto Pilota per la filiera del legno.Avanti Tutta.quotidiano di Foggia 30 novembre
una delegazione della giordania visita il Consorzio della Capitanata
Una delegazione di Presidenti di Associazioni e funzionari dell’Autorità di bacino del Fiume Giordano che frequentano un corso di formazione presso l'Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari (IAM.B) è stata ospitata dal 22 al 24 novembre al Consorzio per la bonifica della Capitanata per acquisire esperienze sulla gestione partecipativa dei sistemi irrigui.
Dopo la visita agli impianti pubblici di irrigazione del comprensorio Sinistra Ofanto (vasca 9-10 e invaso di Capacciotti), guidata da funzionari dell'Ente che hanno spiegato le modalità gestionali degli impianti irrigui il gruppo si è trasferito presso la sede di Foggia per un confronto sull’organizzazione dell’Ente. Il Presidente Giuseppe De Filippo e il Direttore Generale dott. Francesco Santoro hanno accolto la delegazione e dopo i saluti di rito si sono soffermati sui principi costitutivi, sulle finalità istituzionali e sul sistema contributivo del Consorzio. A seguire il dott. Luigi Nardella ha illustrato le metodologie adottate per la distribuzione idrica ed i sistemi per il risparmio dell’acqua.
Le politiche della Giordania sono sempre più attente al risparmio idrico per far fronte alla siccità che affligge la popolazione e limita le produzioni e l’esperienza del Consorzio di Capitanata è ritenuta da anni un ottimo riferimento per tutto il bacino del Mediterraneo.
Progetto Pilota per una filiera bosco-legno-energia nell’ecosistema forestale del Gargano. Monte Sant’Angelo (FG) venerdì 25 novembre 2016.
Il Consorzio per la bonifica della Capitanata è una realtà da tutelare.
Le dichiarazioni emerse durante la discussione sulle “norme straordinarie in materia di Consorzi di bonifica commissariati” nell’ambito della IV Commissione, meritano un approfondimento per fornire all’opinione pubblica la base per comprendere perché il Consorzio per la bonifica della Capitanata si differenzia dagli altri consorzi commissariati e perché ha il diritto di rimanere in bonis. La deriva dei Consorzi prende avvio con la mancata riscossione degli oneri di contribuenza, dall’art. 16 della L.R. 4/2003, il quale in buona sostanza imponeva alle amministrazioni consortili di approntare nuovi piani di classifica, in modo da rapportare gli oneri di contribuenza agli effettivi benefici derivanti dalle opere pubbliche di bonifica e, nel contempo, sospendeva le iscrizioni a ruolo operate per le annualità 2000, 2001, 2002, in considerazione degli eventi calamitosi verificatisi in quegli anni. Prontamente il Consorzio per la bonifica di Capitanata ha riaggiornato il proprio Piano di Classifica ed ha cercato di recuperare il gap dovuto all’estensione del patto di stabilità interno agli enti strumentali.
Se i due Consorzi foggiani hanno dimostrato nel tempo una buona gestione lo si deve sia all’amministrazione oculata dell’Ente sia ad una presa di coscienza collettiva dei consorziati che a fronte di un servizio ottenuto hanno onorato il pagamento dei contributi con una percentuale che all’attualità supera il 93% con avviso di pagamento bonario. Una dimostrazione di cura e attenzione al territorio e una tenacia indiscutibile degli agricoltori che in Capitanata sono convinti che agricoltura significa disponibilità di acqua e la quasi totalità della risorsa viene distribuita dal Consorzio per la bonifica della Capitanata. Si tratta di una superficie attrezzata all’irrigazione di 150.000 ettari di cui 110.000 circa nel comprensorio del Fortore e 40.000 in quello della Sinistra Ofanto e una superficie consorziata di 440.000 ettari che vengono seguiti attentamente e monitorati nel delicato equilibrio idraulico da una forza lavoro che nel tempo, a causa di una politica di restrizione delle spese, è diminuita in modo consistente portandosi da 570 unità complessive nel 2008 a 485 unità nel 2016, 75 delle quali sono operai avventizi assunti nei periodi di fabbisogno.
E sul fronte del contenimento delle spese che il Consorzio di Capitanata continua a impegnarsi senza tregua, ciò si evidenzia nei bilanci resi pubblici e nell’attenzione dell’amministrazione in carica la cui operatività è resa più snella dall’attuazione delle norme contenute nella legge regionale 4/2012 (riforma dei consorzi). Quindi non solo peculiarità e caratteristiche diverse ma anche un legame alla storia del suo territorio che è espressione della capacità dei consorziati di fare impresa. Il Consorzio in Capitanata è stato protagonista sia nell’individuazione dei fabbisogni legati al reperimento - regolazione e uso dell’acqua -, sia nel soddisfacimento di questi bisogni e si è assunto onere e responsabilità di garantire l’interesse pubblico ancor prima di quello individuale. Ed in questo assunto hanno avuto ed hanno un ruolo determinante le Organizzazioni Professionali di Categoria che hanno, tra l’altro, contribuito alla crescita del territorio e degli stessi Enti consortili.
Quella di Capitanata è una situazione completamente diversa che ha una storia differente anche se ha una origine comune, quindi non si capisce perché i due consorzi foggiani debbano essere coinvolti in una ristrutturazione che evidentemente non li riguarda e che li porrebbe a forte rischio di perdere l’equilibrio che nel tempo si sono guadagnati “sul campo” e l’efficienza delle infrastrutturazioni irrigue che gestiscono legata al Know-how del personale dei Consorzi stessi.
Sulla scia delle ultime notizie il timore del Consorzio per la bonifica della Capitanata è quello che, nel lungo periodo, la gestione delle dighe tra cui il grande serbatoio di Occhito, che rappresenta una risorsa irrinunciabile per l’agricoltura e l’economia di Capitanata, possa essere sottratta al Consorzio e gestita secondo parametri diversi da quelli attuali.
Il Presidente del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano interviene nel dibattito sulla riforma dei Consorzi
“Il riconoscimento da più parti della virtuosità amministrativa del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano e, più in generale, dei consorzi di bonifica foggiani, deve tradursi in atti conseguenti, evitando fughe in avanti, strumentalizzazioni e confusione con la situazione dei consorzi di bonifica commissariati della Puglia centro-meridionale”.
E’ quanto ha dichiarato il Presidente del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, Eligio G.B. Terrenzio, intervenendo nel dibattito istituzionale e mediatico riaccesosi a seguito dei lavori della commissione d’inchiesta regionale e della discussione del disegno di legge di riforma dei consorzi di bonifica pugliesi.
“L’attuale stabilità economica e finanziaria dell’ente consortile montano è dovuta alla costante collaborazione degli agricoltori consorziati che in tutta la provincia di Foggia nel corso degli anni hanno regolarmente onorato tributi ed oneri dovuti, rifiutando approcci ed inviti demagocici di varia origine che nei primi anni ‘2000 hanno determinato in altri consorzi il mancato pagamento e quindi una debitoria crescente con la conseguente riduzione o, per alcuni di essi sospensione, dei servizi essenziali”.
“Una continuità amministrativa e gestionale – prosegue il Presidente Terrenzio – che in provincia di Foggia è stata assicurata da deputazioni amministrative sempre regolarmente elette, fino al nuovo consiglio di amministrazione insediatosi nel dicembre 2015 in attuazione della precedente legge regionale 4/2012 di riforma dei consorzi di bonifica pugliesi”.
“Non vi sono quindi ragioni oggettive per accomunare senza distinzione tutti i consorzi di bonifica pugliesi e tuttavia – prosegue Terrenzio - intendiamo ribadire ancora una volta la nostra più ampia disponibilità ed assicurare la massima collaborazione per trovare una soluzione di prospettiva per i consorzi di bonifica commissariati, con l’invito tuttavia ad evitare generalizzazioni, ricordando sempre le vere cause che nel tempo hanno determinato la vigente situazione di grande difficoltà, ovvero nel rispetto nel rispetto dei ruoli e delle funzioni storiche di tutti i consorzi di bonifica, delle loro attività, dei loro servizi e del principio irrinunciabile di autogoverno”.
Nel frattempo il Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, alla vigilia del sessantennale della sua istituzione, nel difendere con orgoglio la sua specificità peculiare prosegue con il suo lavoro quotidiano su un comprensorio di circa 150.000 ettari, con il sostegno delle organizzazioni professionali agricole e con un impegno costante nella programmazione, nella progettazione e nell’esecuzione di numerosi interventi di sistemazione idraulico-agraria ed idraulico-forestale, finalizzati adassicurare stabilità ai suoli ed a contenere prevenire erosioni e movimenti franosi, per garantire, in definitiva, una corretta regimazione dei corsi d’acqua e prevenire i fenomeni alluvionali.
Senza dimenticare il vivaio della biodiversità forestale del Gargano, gli acquedotti rurali, le opere di viabilità minore (piste forestali e sentieri di servizio), l’irrigazione nelle zone litorali servite, nonché i più recenti programmi relativi alla gestione forestale sostenibile, con la creazione di una filiera del legno, ed i programmi di intervento integrati per la mitigazione del rischio idrogeologico con opere verdi.
Opere tutte che completano un’attività di bonifica ormai caratterizzata da una triplice funzione: salvaguardia del territorio, razionale utilizzo e sviluppo dello stesso, sia a fini strettamente agricoli sia a fini produttivi di diversa natura, tutela ambientale consapevole.
Giornale di Puglia: Alluvioni al Politecnico di Bari
4 Novembre Politcnico Bari:Sicurezza Idraulica,Storia,Stato E Ricerca
In occasione del cinquantesimo anniversario dell’alluvione di Firenze, il 4 novembre in contemporanea con 20 città italiane,fra le quali Firenze Bologna ,Roma ,Palermo,Milano, Napoli,si è svolto un interessante seminario :”Sicurezza Idraulica. Storia,Stato e Ricerca. All’evento molto partecipato e seguito hanno partecipato il Rettore del Politecnico, Eugenio di Sciascio,Vitantonio Amoruso, Consigliere dell’Ordine degli Ingegneri,Giancarlo Chiaia, Presidente della Sezione Pugliese dell’Associazione Idrotecnica Italiana,Antonio Di Santo,segretario dell’Autorità di Bacino,Lucia Di Lauro,responsabile della Protezione Civile Puglia,Vito Iacobellis,Politecnico di Bari,Salvatore Valletta Presidente dell’Ordine dei Geologi,Umberto Fratino,Direttore del Dicathech - Politecnico di Bari e l’Assessore Giannini.Il saluto del mondo della bonifica e dei Consorzi pugliesi è stato portato dal direttore dell’Anbi Puglia,Anna Chiumeo
Il Direttore dell’Anbi Puglia ha ribadito la necessità,visto che ormai questi avvenimenti stanno tragicamente diventando normali,come il terremoto e le cosidette” bombe d’acqua, di cambiare atteggiamenti e non solo con le parole. Un semplice teorema:non possiamo più avere gli stessi comportamenti che abbiamo avuto e che purtroppo continuiamo ad avere,nonostante gli avvenimenti,i morti e le tante parole che continuano a dirsi”. Non possiamo più trascurare il nostro territorio,non possiamo più relegare fra le varie,la manutenzione del nostro ambiente in tutte le parti. Non possiamo continuare a non avere una visione d’insieme, a stabilire le priorità non in base ad esigenze,diciamo così campanilistiche,o particolari. Un diverso modo di progettare e di programmare per tutti,un maggior raccordo operativo fra soggetti istituzionali e mondo scientifico.Non confusione di ruoli che oggi ce ne tanta.I Consorzi sono pronti hanno tanti progetti immediatamente cantierabili che sono da tempo depositati,bisogna solo finanziarli.E’ una verità semplice,ma è l’unica verità. Poi in una situazione economica come quella che stiamo vivendo,questa attenzione è l’unica possibilità per garantire una vera ripresa. Lavorare per mantenere e conservare quello che abbiamo è il punto di partenza per tutte le altre attività. dall’agricoltura,al commercio,al turismo,all’industria.
Elena Gentile: infrastrutture e piano per gli investimenti europeo.
L’unica vera industria possibile per il nostro territorio è l’agricoltura irrigua, da considerare in un contesto di filiera e supportare con l’attuazione di un progetto infrastrutturale a largo respiro. Con questa premessa l’eurodeputata Elena Gentile, vicepresidente dell’intergruppo Parlamentare Economia Sociale e membro della commissione Lavoro e politiche sociali e commissione Ambiente, sanità e sicurezza alimentare, ha dato avvio questa mattina al suo colloquio con i vertici del Consorzio per la bonifica della Capitanata.
Un incontro per riaffermare ruoli e competenze del Consorzio ma anche per evidenziare criticità ed ostacoli nell’esecuzione delle opere programmate per la difesa del territorio e l’irrigazione, fondamentali per un’agricoltura competitiva quale fattore determinante per l’economia.
Il Consorzio, sostiene il Presidente De Filippo, ha sviluppato progettualità a breve e lungo termine per poter trasmettere alle future generazioni un livello infrastrutturale adeguato agli standard di innovazione attesi. Allo stato attuale monitora costantemente il territorio compreso nel perimetro di bonifica con un’attività di manutenzione efficace, controlla il delicato equilibrio idraulico e gestisce le infrastrutture di raccolta e una rete di distribuzione irrigua di circa 6000 Km. Attenzione al territorio con un efficace difesa idrogeologica e completamento degli schemi idrici, sono i due obiettivi principali del Consorzio, ma è necessario che vengano finanziati i relativi progetti prima di affrontare le emergenze.
La realizzazione dell’invaso di Piano dei Limiti, riferisce l’ing. Raffaele Fattibene Direttore dell’area Ingegneria, è senz’altro uno degli interventi prioritari richiesti dal Consorzio principalmente per incrementare la riserva idrica destinata all’agricoltura che nel tempo è stata erosa da altre esigenze. Infatti, della capacità di Occhito di 240 milioni di mc, annualmente viene destinato al potabile un volume di 60 milioni di mc che sarà presto portato ad 80 milioni ed inoltre, per ragioni che riguardano la mancata sistemazione dell’alveo del Fortore, la Regione Puglia impone un “Piano di laminazione delle piene” che mantiene il livello dell’invaso a 192 metri s.l.m., al di sotto del massimo invaso, con un deficit di ulteriori 40 milioni di mc. di risorsa idrica.
Il Vice Presidente Raffaele Carrabba, sottolinea che la costruzione dell’invaso è altresì fondamentale per dar modo di ispezionare e manutenere la galleria di derivazione Occhito- Finocchito allo stato non effettuabili per la necessità di tener in funzione permanentemente l’approvvigionamento potabile. L’invaso, peraltro, rappresenta una possibilità ulteriore di laminare le piene a valle della diga di Occhito ed evitare allagamenti delle strutture ed una preziosa riserva idrica utile per estendere l’irrigazione ad ulteriori superfici già attrezzate .
Un attenzione particolare va rivolta anche alla diga di Palazzo d’Ascoli sul torrente Carapellotto con le traverse sui torrenti Carapelle e Cervaro, della capacità di 66 milioni di mc di acqua - anch’essa prevista negli schemi idrici programmati - che consentirebbe di rendere irrigabili altri 25.000 ettari del Tavoliere meridionale.
Il Direttore Generale Francesco Santoro si è soffermato invece sulle lungaggini procedurali per l’emissione dei decreti di concessione di progetti, già finanziati nell’ambito del Programma Irriguo Nazionale con una delibera CIPE del 2014, ancora al vaglio degli uffici istruttori.
L’On Elena Gentile, nel riaffermare l’importanza strategica delle opere segnalate, ha indicato la possibilità di utilizzare per tali infrastrutture le risorse della Banca Europea per gli Investimenti nel percorso del Piano Junker, sulla scia dell’ottima performance dell’Italia, seconda nella classifica dei Paesi beneficiari.
Inoltre, in relazione a quanto rappresentato, si farà portavoce delle istanze del territorio presso i Ministeri competenti ed a livello europeo nell’ambito del Piano Junker che è stato rifinanziato anche per il 2017.
Foggia, 03.11.2016,
Lunedì 7 novembre incontro:Linee guida sul monitoraggio dei volumi irrigui a livello regionale
lunedì 7 novembre alle ore 10,30 presso la nostra sede, si terrà un incontro per un esame e confronto sulle linee guida dei volumi irrigui che sono in discussione al Ministero dell’Agricoltura.
A questo incontro saranno presenti i responsabili del settore irriguo ed i referenti Sigrian dei Consorzi di Bonifica.
All’incontro parteciperanno il dott. Limongelli ed i funzionari del settore bonifica.
l'Alluvione,le alluvioni.Venti città parlano di memoria e azione
L'Onorevole Elena Gentile visita il Consorzio della Capitanata
Nella mattinata di giovedì 3 novembre sarà in visita al Consorzio per la bonifica della Capitanata l’eurodeputata Elena Gentile, vicepresidente dell’intergruppo Parlamentare Economia Sociale e membro della commissione Lavoro e politiche sociali e commissione Ambiente, sanità e sicurezza alimentate, da sempre vicina ai temi dell’agricoltura di Capitanata.
Un incontro per riaffermare ruoli e competenze del Consorzio ma anche per evidenziare criticità ed ostacoli nell’esecuzione delle opere programmate per la difesa del territorio e l’irrigazione, fondamentali per un’agricoltura competitiva quale fattore determinante per l’economia.
A BOLOGNA:italiasicura ANNUNCIA LA DISPONIBILITA’ DI 7 MILIARDI PER LA DIFESA DEL SUOLO
“DOPO 25 ANNI,
PER LA PRIMA VOLTA SONO INDICATE RISORSE CERTE:
I PROGETTI CONCRETI DEI CONSORZI DI BONIFICA
SONO PRONTI PER CONTRIBUIRE
AL RILANCIO ECONOMICO DEL PAESE
ED ALLO SVILUPPO DELLE ECONOMIE LOCALI”
“Da 25 anni non veniva dedicata la necessaria attenzione alla prevenzione idrogeologica, spendendo però 7 volte di più per riparare i danni da frane ed alluvioni senza contare il tributo in vite umane. Non solo: un programma di investimenti pubblici per migliorare le infrastrutture idrauliche del nostro Paese creerebbe migliaia di nuovi posti di lavoro oltre allo slancio, che darebbe alle economie locali: un’alluvione, infatti, blocca lo sviluppo per anni! Per questo – afferma Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), intervenuto a Bologna in apertura del convegno “Progettare l’assetto idrogeologico” - appoggiamo pienamente l’azione della Struttura di Missione #italiasicura, che oggi ha annunciato la disponibilità di 7 miliardi per un programma pluriennale di investimenti sul territorio; è la prima volta, da quando ANBI presenta annualmente il Piano per la Riduzione del Rischio Idrogeologico, che vengono indicate risorse certe, per le quali i Consorzi di bonifica hanno migliaia di progetti definitivi ed esecutivi, quindi pronti per l’apertura dei cantieri, evitando che i finanziamenti giacciano “dimenticati” nelle more della burocrazia. Un ulteriore plauso – conclude il Presidente ANBI - va fatto all’impegno di #italiasicura per mettere attorno allo stesso tavolo tutti i soggetti coinvolti nella difesa del suolo; è un modello, di cui va dato merito anche alla Regione Emilia Romagna, che già lo applicò positivamente dopo il terremoto e l’esondazione del fiume Secchia, perché i cittadini hanno diritto a vivere in un territorio bello e sicuro.”
La Regione Puglia approva il programma degli interventi dei recapiti finali .Consorzio della Capitanata
Con proprio provvedimento del 19 settembre scorso la Giunta della Regione Puglia ha approvato il programma degli interventi ammissibili a finanziamento per il Servizio Idrico Integrato, riguardante i recapiti finali previsti dal Piano di Tutela delle Acque, in favore dei Consorzi di Bonifica pugliesi, in qualità di Enti attuatori degli stessi interventi e comunque detentori delle competenze professionali necessarie per la gestione degli interventi in questione.
Si tratta della dotazione finanziaria prevista dal POR Puglia 2014-2020 – Azione 6 – finalizzata all’adeguamento e/o miglioramento dei recapiti finali degli impianti di depurazione a servizio degli agglomerati urbani individuati dal PTA che sono gestiti dai Consorzi beneficiari e ricevono le acque reflue trattate negli impianti di depurazione del Sistema Idrico Integrato Pugliese.
Relativamente al Consorzio per la bonifica della Capitanata, precisa il Presidente Giuseppe De Filippo, tra le proposte avanzate, sono stati individuati i 7 interventi di seguito elencati, per complessivi 10 milioni di euro, che rappresentano un buon risultato e contribuiranno a migliorare la situazione della rete idraulica in gestione.
- Comune di Cerignola - Miglioramento della funzionalità idraulica ed ambientale del fosso La Pila dal depuratore di Cerignola alla confluenza con il canale Acquamela. Importo € 1.428.000,00;
- Comuni di Lesina e Poggio Imperiale - Miglioramento della funzionalità idraulica ed ambientale del Vallone dell'Elce a ridosso del depuratore di Lesina/Poggio Imperiale. Importo € 526.000,00;
- Comune di Lucera Miglioramento della funzionalità idraulica ed ambientale del torrente Salsola a valle dei depuratori di Lucera. Importo € 1.100.000,00;
- Comune di Ortanova - Miglioramento della funzionalità idraulica ed ambientale del canale n.1 di Ortanova a valle del depuratore comunale. Importo € 1.100.000,00;
- Comune di Sannicandro Garganico - Miglioramento della funzionalità idraulica ed ambientale del vallone Trippa a valle del depuratore di Sannicandro Garganico. Importo € 2.280.000,00;
- Comune di Serracapriola - Miglioramento della funzionalità idraulica ed ambientale del Vallone Maddalena e del collettore Pisciarella dall'abitato di Serracapriola al fiume Fortore, Importo € 2.280.000,00;
- Comuni di Stornara e Stornarella - Miglioramento della funzionalità idraulica ed ambientale della Marana Pidocchiosa a valle del depuratore di Stornara e Stornarella ed allo sbocco nel torrente Carapelle. Importo € 1.286.000,00.
Dunque si procederà alla redazione dei progetti definitivi/esecutivi e saranno attivate tutte le procedure finalizzate all’acquisizione dei pareri e/o autorizzazioni necessari alla cantierizzazione degli interventi, sostiene il Direttore Generale Francesco Santoro, che auspica di avviare prima possibile i lavori.
“I CAMBIAMENTI CLIMATICI SONO UN ‘IMPORTANTE VARIABILE ECONOMICA: ANCHE IN CAPITANATA, LA CONSUETA LISTA DEI DANNI AL TERRITORIO ED ALL’AGRICOLTURA”
IL 22 SETTEMBRE, A ROMA, LA PRESENTAZIONE DEL REPORT ANBI “MANUTENZIONE ITALIA – AZIONI PER L’ITALIA SICURA”
Un urgente sopralluogo per individuare le misure necessarie al ripristino delle condizioni d sicurezza idrogeologica, dopo i violenti eventi meteo registrati dal 9 all’ 11 Settembre scorsi, è stato richiesto dal Consorzio di bonifica della Capitanata alle Autorità competenti. In un telegramma, l’ente consortile segnala che, a seguito delle ricognizioni effettuate, risultano danneggiate opere idrauliche nei comuni di San Ferdinando di Puglia, San Paolo Civitate, San Severo, Apricena, Rignano Garganico. In particolare si segnalano danni, a seguito di esondazioni, sui torrenti Ferrante, Candelaro, Radicosa e suoi affluenti, nonché su molti canali in sinistra Ofanto; pesanti le conseguenze anche per il mondo agricolo.
Attenzione al territorio con un’efficace difesa idrogeologica e completamento degli schemi idrici sono i due obbiettivi indicati dal Consorzio di bonifica della Capitanata all’on. Colomba Mongiello, componente della Commissione Agricoltura della Camera, in visita nella sede dell’ente consortile. E’ stato ribadito come sia necessario che vengano finanziati i relativi progetti prima di dover affrontare nuove situazioni di emergenza: tra loro, la realizzazione dell’invaso di Piano dei Limiti resta tra gli interventi prioritari per laminare le piene a valle della diga di Occhito e come preziosa riserva idrica.
Nel sottolineare l’urgenza di provvedere alla manutenzione straordinaria delle infrastrutture, i vertici dell’ente consorziale hanno ricordato che solo uno dei 10 progetti compresi nella riprogrammazione degli interventi nel settore irriguo, finanziati con delibere del C.I.P.E. (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) ed inseriti nel “Piano Irriguo Nazionale- Regioni Sud Italia”, ha ricevuto il decreto di concessione: il dragaggio dell’imbocco dello scarico di fondo della diga di Occhito, mentre per gli altri 9, nonostante i solleciti, non sono stati emessi i relativi decreti.
Colomba Mongiello, riconoscendo l’importante ruolo dei Consorzi di bonifica, al termine dell’incontro si è impegnata a cercare di sbloccare l’emissione dei decreti di concessione e di cercare nuove risorse da destinare alla realizzazione delle infrastrutture.
“L’on. Mongiello – commenta il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi –è un’autorevole esponente del Partito Democratico, di cui è stata anche al vertice nazionale del Forum Agricoltura. Siamo sicuri del suo impegno, importante tassello di quel difficile mosaico, che si chiama difesa idrogeologica. La aspettiamo il 22 Settembre prossimo, a Roma, per la presentazione del nostro report annuale: Manutenzione Italia – Azioni per l’Italia sicura.”
La Giunta Regionale approva interventi per recapiti finali fogne dei Consorzi di Bonifica
La giunta Regionale,su proposta dell'Assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Giannini ha approvato ieri nella seduta svoltasi presso la Fiera del Levante,il programma di interventi finanziabili con i fondi Europei Por 2014-2020 per i recapiti finali delle fogne nei siti di pertinenza dei Consorzi di Bonifica.I Consorzi di Bonifica saranno soggetti attuatori.Sono circa 30 milioni di euro a disposizione per 15 interventi:Carmiano/Novoli,Maglie/Galatone/ Copertino (Arneo),Neviano(Ugento Li Foggi),Taranto /Lizzano(Stornara e Tara),Altamura(Terre d'Apulia),Cerignola,Lesina/Poggio Imperiale,Lucera,Ortanova,Sannicandro Garganico,Serracapriola,Stornara/Stornarella,San Marco L./Apricena,Monte Sant'Angelo,Sannicandro G.2(Gargano).
I lavori previsti riguardano l'efficientamento dei recapiti finali nei corpi idrici(torrenti,canali) dai depuratori e dai collettori fognari,con miglioramento di collettori e della funzionalità idraulica. Iprogetti arrivano dopo una procedura negoziale nel tavolo tecnico istituzionale coordinato dalla Regione con Anbi Aip,Aqp,AdB.
l'Onorevole Colomba mongiello in visita al Consorzio di bonifica della Capitanata
“RIPORTARE IL SISTEMA DELLA BONIFICA PUGLIESE ALLA PIENA OPERATIVITE’ IL SUCCEDERSI DI EVENTI METEO ESTREMIA SOLLECITARLO”A’:
“Stavolta non siamo solo noi a sollecitare la Regione Puglia sulla necessità di ridare piena operatività al sistema della Bonifica pugliese, ma il susseguirsi di eventi meteo di gravita’ inusuale, frutto dei cambiamenti climatici.”
Lo sottolinea Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), di fronte ai pesanti danni, che il maltempo ha provocato soprattutto nelle zone di Ostuni, Torchiarolo e Mesagne, nel brindisino.
“Irresponsabili scelte politiche regionali di un passato ormai lontano minano economicamente la capacità di intervento di molti enti consortili pugliesi: il Consorzio di bonifica Arneo, ad esempio, sta monitorando la situazione dei danni registrati alla rete consortile di corsi d’acqua, già sapendo però di non avere risorse sufficienti ad intervenire! Per questo, chiediamo all’odierna governance della Regione di provvedere sollecitamente a risolvere, in maniera condivisa, una situazione, che sta pesantemente condizionando anche la vita dei lavoratori degli enti consorziali.”
ANBI ricorda che, nel Piano per la Riduzione del Rischio Idrogeologico 2015, erano 63, per un importo complessivo di oltre 255 milioni di euro (capaci di attivare circa 1700 posti di lavoro), i progetti presentati dai Consorzi di bonifica pugliesi, pronti ad essere avviati, ma in attesa di finanziamento.
“Tali dati saranno aggiornati in occasione della presentazione del Report ANBI Manutenzione Italia 2016 – Azioni per l’Italia Sicura, in collaborazione con l’Unità di Missione ed in calendario a Roma, giovedì 22 Settembre prossimo, dalle ore 9.30 presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. E’ presumibile che, in assenza di interventi risolutivi e come gli eventi di questi giorni stanno a dimostrare, le esigenze per la sicurezza idrogeologica del territorio pugliese siano aumentate: ricordiamo che prevenire le emergenze costa 5 volte meno che riparare i danni!”
Lunedì otto agosto Assemblea dell'Anbi Puglia
Domani lunedì otto agosto si riunirà presso la sede dellìAnbi Puglia,via Dalmazia n127,l'Assemblea dei Consorzi per approvare il bilancio consuntivo ed esaminare le ultime problematiche dei Consorzi.
Materiali innovativi ed ecocombatibili per le piste di servizio ad Occhito
Completati i lavori di sistemazione della pista di servizio presso la diga di Occhito realizzati con la tecnica “Terra Solida” e l’utilizzo di materiali specificatamente progettati che riducono l’impiego delle risorse ed hanno un impatto ambientale ridottissimo o addirittura assente, consentono la conservazione dell’equilibrio idrogeologico, altrimenti compromesso e la conservazione delle cromie paesaggistiche.
Il risultato è assolutamente all’altezza delle aspettative e perfettamente integrato con il paesaggio, rileva il Direttore Generale dott. Francesco Santoro, una pavimentazione composta da inerte naturale calcareo presente in situ addizionato al legante, riportata sopra la viabilità esistente a fondo naturale.
È la Bonifica che cambia ma che mantiene in se il concetto di rispetto del territorio e la cura dell’ambiente, che sono – sostiene il Presidente Giuseppe De Filippo – gli obiettivi presenti negli elaborati progettuali di manutenzione ordinaria e straordinaria approntati dal Consorzio.
Approvato il progetto del dragaggio dello scarico di fondo della diga di Occhito.
Con Decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali n. 11827 del 20 maggio scorso è stato approvato il progetto esecutivo del dragaggio dell’imbocco dello scarico di fondo della diga di Occhito sul fiume Fortore e assentito al Consorzio il finanziamento di € 1.327.000.
La realizzazione dei lavori è affidata in concessione al Consorzio che ne curerà l’aggiudicazione ed ogni altro adempimento fino al collaudo.
Si tratta di uno dei progetti rinvenienti dalla riprogrammazione degli interventi nel settore irriguo finanziati con delibere CIPE 133/2002 e 74/2005 inseriti nel “Piano Irriguo Nazionale- Regioni Sud Italia”.
È un intervento con carattere di priorità insistentemente riproposto dal Consorzio, sostiene il Direttore Generale dott. Francesco Santoro, che risolve una criticità aumentata col passare degli anni.
Auspichiamo a breve il finanziamento degli altri 6 progetti prioritari previsti dal provvedimento CIPE del 10.02.2014, aggiunge il Presidente De Filippo, per l’esecuzione di importantissimi interventi nel Comprensorio irriguo del Fortore.
MERCOLEDI’ 13 LUGLIO, ASSEMBLEA ANBI A ROMA
Consorzi di bonifica, manager della sicurezza e bellezza dei territori, protagonisti nella gestione e tutela dell’acqua per l’agroalimentare italiano”:
è questo il tema dell’annuale Assemblea ANBI, che si terrà,domani, mercoledì 13 Luglio dalle ore 10.30 nella sala Loggia dei
Signori dell’Hotel Sheraton Parco de’Medici, a Roma.
Articolata in due sessioni di lavoro, l’Assemblea, aperta dalla relazione di Francesco Vincenzi (Presidente ANBI), vedrà confrontarsi nella seduta del mattino: Maurizio Martina (Ministro Politiche Agricole Alimentari Forestali), Roberto Moncalvo (Presidente Coldiretti), Gian Carlo Caselli (Presidente Comitato Osservatorio Agromafie), Gerardo Mario Oliverio (Presidente Regione Calabria), Ermete Realacci (Presidente Commissione Ambiente Camera Deputati), Luca Sani (Presidente Commissione Agricoltura Camera Deputati).
Nel pomeriggio, invece, saliranno sul palco: Gian Luca Galletti (Ministro Ambiente Tutela del Territorio del Mare), Erasmo D’Angelis (Struttura Missione #italiasicura), Mario Guidi (Presidente Confagricoltura), Dino Scanavino (Presidente C.I.A.) Roberto Formigoni (Presidente Commissione Agricoltura Senato), Giuseppe Marinello (Presidente Commissione Ambiente Senato), Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente Fondazione Univerde). La giornata vedrà la presenza di esponenti del Parlamento e delle forze politiche, del mondo accademico e
scientifico, della società civile, delle organizzazioni professionali agricole,
dei sindacati e dei movimenti ambientalisti.
Lunedì 11 luglio incontro Comitato dei Direttori
Si riunirà presso la sede dell'Anbi Puglia alle ore 10.00 di lunedì 11 luglio il Comitato dei Direttori Generali dei Consorzi.Numerosi gli argomenti oggetto della riunione:
Resoconto dell'Incontro,svoltosi in Calabria con la presenza del dott.Mauro Grassi responsabile dell'Unità di Misura per il rischio idrogeologico,del Gruppo di lavoro sul Mezzogiorno ,
Aggiornamento del P.T.A
Peogetto Smart Protezione Civile;
D.Dgls,n.33 del 2013 sulla Trasparenza.
All'incontro saranno presenti il dott.Luigi Trotta ed il dott.Emanuele Orlando dell'Assessorato all'Agricoltura.
L'Assessore di Gioia al consorzio per la Bonifica della Capitanata
L’Assessore alle Risorse Agroalimentari Leonardo di Gioia torna in visita al Consorzio per la bonifica di Capitanata ricevuto dal Presidente Giuseppe De Filippo e dal Vice Presidente Raffaele Carrabba. Sono presenti anche il Direttore Generale Francesco Santoro ed i Direttori delle Aree Tecniche Fattibene e Nardella.
Gli argomenti trattati sono stati diversi: il ruolo attribuito ai Consorzi di Bonifica, le attività svolte sul territorio dall’Ente di Capitanata e le prospettive che risiedono oggi soprattutto nella realizzazione di opere infrastrutturali strategiche da eseguire nel breve, medio e lungo periodo.
È stata quindi l’occasione per rimarcare il livello di priorità che deve essere attribuito alla realizzazione dell’invaso di Piano dei Limiti nell’ambito del Patto per la Puglia, rispetto ad altre infrastrutture, parimenti necessarie, ma che non costituiscono oggettivamente elementi di pianificazione e sviluppo del territorio.
Riproposto l’altro intervento strategico consistente nella realizzazione di un collegamento tra la diga di Ponte Liscione sul fiume Biferno (Molise) alla vasca di Finocchito, che renderebbe possibile il trasferimento di volumi destinati all’uso potabile e quindi un affrancamento delle risorse dell’invaso di Occhito a vantaggio dell’uso irriguo.
Non solo progettualità ma anche riaffermazione del proprio ruolo in relazione alla legge regionale di riforma e dell’indagine condotta dell’apposita Commissione istituita sui Consorzi di Bonifica. L’Ente di Capitanata, afferma il Presidente De Filippo, è una presenza tangibile sul territorio che non può essere associata ad altre realtà pugliesi, è stato fautore dello sviluppo socio economico e oggi, con la propria struttura, offre un permanente e fondamentale contributo per la sicurezza territoriale e ambientale attraverso azioni di manutenzione e gestione di canali di bonifica, di impianti idrovori, oltre a numerose altre opere di bonifica e di raccolta e distribuzione acqua per uso irriguo, la gestione e manutenzione della rete di distribuzione irrigua su una superficie complessiva di quasi 150.000 ettari.
Uno spazio particolare è stato dato al “modello di gestione” che da sempre contraddistingue l’Ente, improntato sul contenimento della spesa e sull’efficienza senza dimenticare, aggiunge il Direttore Generale Santoro, l’attuazione di ogni sistema che favorisca l’uso razionale della risorsa e una presenza attiva sul territorio per sventare prelievi illeciti per una doverosa esigenza di equità, giustizia e tutela del territorio.
L’Assessore Di Gioia, non ha mancato di condividere le distinzioni segnalate ed ha assicurato che avranno il loro peso in occasione della legge di riforma. In relazione alle istanze di infrastrutture, già presenti nei documenti di programmazione agli atti, si cercherà di contemperare le priorità tra le progettazioni essenziali per il futuro della Capitanata, ricercando ogni possibile fonte di finanziamento .
I Tecnici della Repubblica Serba in visita al Consorzio di Bonifica del Gargano
Una delegazione dell’Istituto per l’Applicazione delle Scienze in Agricoltura di Belgrado, nell’ambito di un progetto di collaborazione con il Dipartimento di Economia dell’Università di Foggia, ha fatto visita al Consorzio di Bonifica Montana del Gargano.
L’Istituto di Belgrado, impegnato nel trasferimento dell’innovazione tecnologica in agricoltura e zootecnia, nonché nella formazione e nell’aggiornamento professionale degli operatori del settore, rappresenta una delle più importanti istituzioni scientifiche della Repubblica della Serbia per il miglioramento della competitività del settore agricolo, che riveste un ruolo primario nell’economia del Paese balcanico, grazie innanzitutto al clima favorevole, alle buone caratteristiche dei terreni e al facile accesso alle risorse idriche.
Tra le colture più diffuse vi sono infatti frumento, mais, barbabietola da zucchero, canapa e lino, vite e fruttiferi, ortaggi, con un’importante presenza di allevamenti zootecnici: comparti a supporto dei quali l’azione dell’Istituto è rivolta anche alle tecniche di lavorazione e trasformazione delle materie prime agroalimentari.
La delegazione di tecnici e ricercatori serbi guidata dalla Direttrice dell’Istituto, Snezana Jankovic, si è confrontata con i dirigenti dell’ente consortile montano che hanno illustrato le principali attività in materia di ingegneria naturalistica, irrigazione ed acquedotti rurali, recupero e valorizzazione sentieristica, rimboschimenti ed interventi di gestione forestale sostenibile.
“Siamo particolarmente orgogliosi per l’attenzione che l’Istituto per l’Applicazione delle Scienze in Agricoltura di Belgrado e l’Università degli Studi di Foggia hanno inteso riservarci – ha dichiarato il Presidente del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, Eligio Giovanni Terrenzio – confermando la grande valenza delle sinergie e delle collaborazioni istituzionali anche in ambito tecnico e scientifico, in questa occasione funzionali alla conoscenza di una realtà agricola e zootecnica che presenta diverse analogie con quella delle nostre aree pedegarganiche.”
Corso di Formazione in tema di Anticorruzione e Trasparenza al Consorzio della Capitanata
Si è concluso il 16 giugno il ciclo di 4 giornate di formazione specialistica rivolta ai dirigenti e Capi settore del Consorzio per la bonifica della Capitanata, in tema di anticorruzione trasparenza, tenuto presso la sede del Consorzio dal dott. Carlo Picuno, Magistrato della Corte dei Conti.
Nella prima parte del corso il docente ha illustrato le strategie di prevenzione della corruzione a livello nazionale e l’aggiornamento del PNA. Sono seguiti approfondimenti sull’inasprimento delle conseguenze penali del reato di corruzione e l’esame dei delitti contro la pubblica amministrazione: corruzione, abuso d’ufficio, peculato, concussione ecc. Non sono mancati riferimenti ad aspetti pratici ed esempi per facilitare l’interpretazione delle norme e l’applicazione delle stesse. Nella seconda parte è proseguito l’aggiornamento specifico delle varie aree a cui il corso era destinato.
Sono state affrontate, infine, le nuove norme recate dal FOIA: il d. lgs. 25.05.2016 n. 97 sulla revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della Legge 6.11.2012, n. 190 e del d. lgs. 14.03.2013 n. 33.
In precedenza, dal 7 aprile al 19 maggio, sono state dedicate 8 giornate agli impiegati dell’Ente che hanno potuto effettuare la formazione on-line, erogata attraverso la piattaforma di e-learning di PROMO P.A.
Gli operai che in questo periodo sono impegnati per le attività di irrigazione, faranno il loro corso di formazione nelle sedi distaccate di appartenenza, a fine stagione irrigua, nei mesi di ottobre e novembre.
Il Direttore Generale, dott. Francesco Santoro, che nel Consorzio ricopre la carica di responsabile della prevenzione della corruzione e per la trasparenza, afferma che il corso di formazione oltre ad essere un adempimento formale dettato dalla legge è anche un'azione sostanziale che rende partecipi i dipendenti sulle iniziative adottate, sensibilizza e forma sull'etica pubblica e sui rischi di corruzione.
Gli obblighi di trasparenza e le misure di anticorruzione previste nel Programma Triennale adottato dall’Ente, sostiene il Presidente Giuseppe De Filippo, se da un lato sono un onere per gli adempimenti amministrativi che comportano, dall’altro danno concretezza ai valori fondamentali di etica e legalità ai quali il Consorzio si ispira.